Non è raro che un consumatore chieda un consiglio al Centro Europeo Consumatori (CEC) di Bolzano, perché ha versato un acconto per una casa in affitto offerta su Internet e ha dovuto scoprire di essere vittima di una frode.
La signora T. ad esempio, è in partenza per uno stage a Bruxelles ed ha quindi bisogno di un appartamento in affitto. Dall'Italia trovarlo non è così facile, così naviga in rete e finalmente approda su un portale belga e trova un'offerta interessante: dalle foto sembra essere un bell'appartamento, la consumatrice contatta la proprietaria via e-mail e le viene chiesto di versare parte del canone di locazione in anticipo. La signora T. accetta senza aver visionato l'appartamento sul posto e versa l'importo richiesto tramite bonifico bancario su un conto londinese. Una volta arrivata a Bruxelles la consumatrice ha dovuto rendersi conto che l'appartamento in questione non esiste e che è caduta nella trappola.
Un'esperienza molto simile l'ha vissuta anche il signor M. che trova su un portale annunci italiano molto noto l'offerta apparentemente perfetta per lui. Il sedicente proprietario, un cittadino tedesco, vuole subaffittare un appartamento a Milano, visto che la figlia ha ormai terminato gli studi ed è tornata in Germania. La descrizione dell'appartamento e le immagini caricate sono allettanti e così il signor M. acconsente al pagamento di 700 Euro di “caparra” tramite bonifico su un conto in Spagna. Quando va a vedere l'appartamento sul posto, trova sì un condominio con molti appartamenti, ma nessuno di essi è il “suo”.
Nel terzo caso, anch'esso simile agli altri, l'annuncio online riguarda un appartamento in affitto che si troverebbe a Bolzano. Quando il signor Z. manifesta interesse, la proprietaria dell’appartamento gli fa credere di trovarsi in Inghilterra e che è impossibilitata a mostrargli l’appartamento di persona. Il signor Z. viene invitato però a pagare la caparra, questa volta utilizzando un servizio di trasferimento di denaro contante e la chiave di casa gli sarebbe stata recapitata per posta. A conferma della “serietà“ dell’offerta, la presunta “proprietaria” gli invia una copia del „suo“ passaporto. Inutile dire che come nel caso del signor M. la casa esiste ma l’appartamento in affitto no.
Una sana diffidenza è d’obbligo quando in internet troviamo delle offerte particolarmente vantaggiose. Nessuno regala niente, nemmeno in internet. Il Centro Europeo Consumatori sconsiglia di effettuare pagamenti prima di aver visionato l'appartamento dall'interno con i propri occhi, solo così si ha la certezza che l'appartamento esiste davvero. Ricordatevi poi che l’invio di copia dei documenti dell’auto o di passaporti non garantiscono la serietà dei venditori: questi documenti possono essere falsificati, rubati o provenire da altri consumatori vittima di truffe online che in buona fede hanno inviato una copia dei propri documenti.
Per maggiori informazioni è possibile contattare il Centro Europeo Consumatori di Bolzano al numero 0471 980939 o tramite e-mail a info@euroconsumatori.org.
Un'esperienza molto simile l'ha vissuta anche il signor M. che trova su un portale annunci italiano molto noto l'offerta apparentemente perfetta per lui. Il sedicente proprietario, un cittadino tedesco, vuole subaffittare un appartamento a Milano, visto che la figlia ha ormai terminato gli studi ed è tornata in Germania. La descrizione dell'appartamento e le immagini caricate sono allettanti e così il signor M. acconsente al pagamento di 700 Euro di “caparra” tramite bonifico su un conto in Spagna. Quando va a vedere l'appartamento sul posto, trova sì un condominio con molti appartamenti, ma nessuno di essi è il “suo”.
Nel terzo caso, anch'esso simile agli altri, l'annuncio online riguarda un appartamento in affitto che si troverebbe a Bolzano. Quando il signor Z. manifesta interesse, la proprietaria dell’appartamento gli fa credere di trovarsi in Inghilterra e che è impossibilitata a mostrargli l’appartamento di persona. Il signor Z. viene invitato però a pagare la caparra, questa volta utilizzando un servizio di trasferimento di denaro contante e la chiave di casa gli sarebbe stata recapitata per posta. A conferma della “serietà“ dell’offerta, la presunta “proprietaria” gli invia una copia del „suo“ passaporto. Inutile dire che come nel caso del signor M. la casa esiste ma l’appartamento in affitto no.
Una sana diffidenza è d’obbligo quando in internet troviamo delle offerte particolarmente vantaggiose. Nessuno regala niente, nemmeno in internet. Il Centro Europeo Consumatori sconsiglia di effettuare pagamenti prima di aver visionato l'appartamento dall'interno con i propri occhi, solo così si ha la certezza che l'appartamento esiste davvero. Ricordatevi poi che l’invio di copia dei documenti dell’auto o di passaporti non garantiscono la serietà dei venditori: questi documenti possono essere falsificati, rubati o provenire da altri consumatori vittima di truffe online che in buona fede hanno inviato una copia dei propri documenti.
Per maggiori informazioni è possibile contattare il Centro Europeo Consumatori di Bolzano al numero 0471 980939 o tramite e-mail a info@euroconsumatori.org.
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