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29.04.2015
Commercio elettronico & consumatori Scambio di esperienze tra Centro Europeo Consumatori (CEC) e Polizia Postale di Bolzano
Gli acquisti online sono ormai all'ordine del giorno all'interno dell'Unione Europea, si stima che nel nostro Paese ci siano almeno 14 milioni di acquirenti online. Si tratta di un fenomeno ancora in forte crescita in grado di offrire numerosi vantaggi e ormai entrato a far parte della vita quotidiana di molti noi.
Tuttavia bisogna fare molta attenzione a non abbassare la guardia per evitare poi spiacevoli conseguenze. Sono state proprio le problematiche che si presentano quando si acquista online il principale argomento di discussione durante il confronto tra i rappresentanti della Polizia Postale e i consulenti del Centro Europeo Consumatori (CEC) di Bolzano.
Durante l'incontro ci si è confrontati su quelle che sono le problematiche legate alle varie piattaforme di acquisto online, su quelli che sono i metodi di pagamento più sicuri e soprattutto ci si è domandati quali dovrebbero essere gli accorgimenti che ogni consumatore dovrebbe adottare al momento dell'acquisto.
La diffidenza sulla sicurezza dei sistemi di pagamento ha portato a convinzioni sbagliate, considerato per molti anni il bonifico bancario uno strumento di pagamento sicuro, ormai non è più così. Ad un codice IBAN può non corrispondere più un conto corrente ma una semplice carta ricaricabile e ciò renderebbe irrintracciabile il titolare della stessa. Per effettuare una prima verifica su un codice IBAN potete affidarvi ad un sito internet come. Tuttavia se si vuole scoprire se l'IBAN che vi è stato indicato per effettuare un pagamento corrisponde ad un conto corrente o ad una carta ricaricabile sarà necessario contattare l'isituto di credito. Paradossalmente gli strumenti più sicuri per gli acquisti online sono risultate le classiche carte di credito (non quelle ricaricabili) che permettono il disconoscimento delle operazioni improprie e permettono il rimborso delle spese sostenute (c.d. charge back).
L'altro argomento rilevante dell'incontro è stato l'entrata in vigore del dlgs. n. 28/2015 che introduce l'art. 131 bis nel codice di procedura penale e prevede la depenalizzazione dei reati di tenue entità tra cui, in alcuni casi, anche la truffa, che verrà ridotta a mero illecito amministrativo. Poniamo il caso che voi abbiate comprato online da un finto sito di vendite un prodotto del valore di 50 € e non vi venisse consegnato. In questo caso il venditore non sarebbe più perseguibile penalmente ma al massimo gli verrebbe applicata una semplice sanzione pecuniaria. Ed è proprio questa depenalizzazione che ha portato alla conclusione che sarà necessario far sì che il consumatore presti ancora più attenzione al momento dell'acquisto: ci sono dei recapiti che mi permettono di contattare il venditore? Ho verificato la partita IVA presente sul sito? I recapiti segnalati corrispondono a quelli reperibili sugli elenchi telefonici online? Piccoli accorgimenti che possono sembrare laboriosi ma, molte volte, sono sufficienti ad evitare il peggio.
Sono ormai molti anni che Polizia Postale e CEC di Bolzano collaborano insieme e ci auguriamo che questa possa diventare sempre più efficace al fine di garantire una maggiore tutela ai consumatori che navigano ed acquistano in internet.
Per maggiori informazioni e consigli in materia di commercio elettronico è possibile consultare il sito internet del Centro Europeo Consumatori di Bolzano. Per ricevere una consulenza è possibile contattare il CEC scrivendo a info@euroconsumatori.org o chiamando il numero 0471/980939.
Durante l'incontro ci si è confrontati su quelle che sono le problematiche legate alle varie piattaforme di acquisto online, su quelli che sono i metodi di pagamento più sicuri e soprattutto ci si è domandati quali dovrebbero essere gli accorgimenti che ogni consumatore dovrebbe adottare al momento dell'acquisto.
La diffidenza sulla sicurezza dei sistemi di pagamento ha portato a convinzioni sbagliate, considerato per molti anni il bonifico bancario uno strumento di pagamento sicuro, ormai non è più così. Ad un codice IBAN può non corrispondere più un conto corrente ma una semplice carta ricaricabile e ciò renderebbe irrintracciabile il titolare della stessa. Per effettuare una prima verifica su un codice IBAN potete affidarvi ad un sito internet come. Tuttavia se si vuole scoprire se l'IBAN che vi è stato indicato per effettuare un pagamento corrisponde ad un conto corrente o ad una carta ricaricabile sarà necessario contattare l'isituto di credito. Paradossalmente gli strumenti più sicuri per gli acquisti online sono risultate le classiche carte di credito (non quelle ricaricabili) che permettono il disconoscimento delle operazioni improprie e permettono il rimborso delle spese sostenute (c.d. charge back).
L'altro argomento rilevante dell'incontro è stato l'entrata in vigore del dlgs. n. 28/2015 che introduce l'art. 131 bis nel codice di procedura penale e prevede la depenalizzazione dei reati di tenue entità tra cui, in alcuni casi, anche la truffa, che verrà ridotta a mero illecito amministrativo. Poniamo il caso che voi abbiate comprato online da un finto sito di vendite un prodotto del valore di 50 € e non vi venisse consegnato. In questo caso il venditore non sarebbe più perseguibile penalmente ma al massimo gli verrebbe applicata una semplice sanzione pecuniaria. Ed è proprio questa depenalizzazione che ha portato alla conclusione che sarà necessario far sì che il consumatore presti ancora più attenzione al momento dell'acquisto: ci sono dei recapiti che mi permettono di contattare il venditore? Ho verificato la partita IVA presente sul sito? I recapiti segnalati corrispondono a quelli reperibili sugli elenchi telefonici online? Piccoli accorgimenti che possono sembrare laboriosi ma, molte volte, sono sufficienti ad evitare il peggio.
Sono ormai molti anni che Polizia Postale e CEC di Bolzano collaborano insieme e ci auguriamo che questa possa diventare sempre più efficace al fine di garantire una maggiore tutela ai consumatori che navigano ed acquistano in internet.
Per maggiori informazioni e consigli in materia di commercio elettronico è possibile consultare il sito internet del Centro Europeo Consumatori di Bolzano. Per ricevere una consulenza è possibile contattare il CEC scrivendo a info@euroconsumatori.org o chiamando il numero 0471/980939.
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