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27.04.2016
CTCU e CEC chiedono maggiori tutele per i consumatori nei pagamenti con carte di credito nelle vendite online - Inoltrata una proposta di legge
Con il decreto legislativo n. 11/2010 veniva recepita in Italia la Direttiva 2007/64/CE sui servizi di pagamento nel mercato interno dell'Unione Europea. Il D.lgs. 11/2010 ha regolamentato anche il cd. chargeback, ovvero la restituzione degli importi oggetto di contestazione tra possessore della carta di credito e istituto emittente. Tuttavia, ad avviso di chi si occupa di proteggere i diritti dei consumatori, la tutela attualmente prevista dalla normativa appare insufficiente, in particolare quando si parla di acquisti effettuati in internet.
Attualmente la legge italiana prevede il chargeback, ovvero il rimborso al proprietario/utilizzatore della carta dell'importo pagato, soltanto in due casi: in caso di addebiti ingiustificati (leggasi uso fraudolento della carta), oppure in caso di pagamenti sì giustificati ma eseguiti in modo erroneo (esempio, doppio addebito dell'importo oppure addebito di un importo maggiore di quello dovuto). Per saperne di più sul chargeback clicca qui.
Allo stato non è, invece, prevista una specifica possibilità di rimborso in quei casi, in cui la merce o il servizio oggetto del contratto non vengano consegnati, oppure nei casi in cui il venditore dichiari insolvenza o fallimento, con conseguente mancata consegna oppure mancata restituzione del prezzo d'acquisto.
“In alcuni casi gli emittenti delle carte di credito tendono comunque a risarcire spontaneamente i consumatori anche quando il venditore dichiari bancarotta; si vorrebbe ora ancorare tale diritto a favore dei consumatori anche mediante un'esplicita previsione normativa” riassume Walther Andreaus, Direttore del Centro Tutela Consumatori Utenti (CTCU).
Le consulenti del Centro Europeo Consumatori (CEC) aggiungono: “Visto il crescente numero di consumatori che acquistano online, anche oltre frontiera, e alla luce del fatto che la Commissione Europea ha dichiarato quale obbiettivo prioritario portare a compimento il cd. mercato interno digitale, ci pare particolarmente importante aumentare i livelli di salvaguardia per i pagamenti con carte di credito. Così da aumentare anche la fiducia dei consumatori nel commercio elettronico.”
Il CTCU ed il CEC hanno quindi elaborato una proposta di legge, che è stata trasmessa al Ministero dell'Economia e delle Finanze, competente in materia. Qualora tale proposta venisse recepita, in futuro, per i pagamenti con carta di credito i consumatori avrebbero diritto al chargeback anche in caso di mancata consegna dei beni o servizi, ed anche in caso di fallimento dell'impresa venditrice, usufruendo in tal modo di un maggiore livello di tutela rispetto ad oggi.
Bolzano, 27/04/2016
Comunicato stampa
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