A volte purtroppo le vacanze vengono rovinate a causa di un furto: dalla stanza d'albergo vengono sottratti portafogli, contanti e macchine fotografiche oppure dal garage dell'albergo spariscono biciclette da corsa o sci.
Una Convenzione europea disciplina la responsabilità degli albergatori per le cose portate dai clienti in albergo. Ciò significa che la stessa tutela è prevista in maniera pressoché identica per tutti i consumatori che subiscono un furto in un albergo in uno dei Paesi che ha aderito a questa convenzione. Tra i Paesi che non hanno ratificato la Convenzione rientra ad esempio la Spagna, meta di molti turisti italiani.
La responsabilità dell'albergatore per le cose portate dal cliente in albergo è limitata al valore di quanto sottratto, sino all'equivalente di 100 volte il prezzo di locazione dell'alloggio per giornata. “Attualmente ad esempio sto gestendo il caso di un consumatore austriaco al quale è stato sottratto nella camera d'albergo di Abano Terme il suo prezioso orologio del valore di oltre 2.500 Euro. Il prezzo dell'alloggio è di 75 Euro a notte, pertanto il limite massimo del risarcimento è di 7.500 Euro, importo sufficiente a coprire il valore dell'orologio rubato”, racconta Nardo del CEC di Bolzano. Questo limite non vale invece e l'albergatore risponde illimitatamente nel caso in cui le cose siano state consegnate all'albergatore in custodia, come quando l'ospite consegna i gioielli alla reception.
Va ricordato che per i casi di deterioramento, distruzione o sottrazione delle cose portate dal cliente in albergo, il cliente ha l'obbligo di denunciare immediatamente il danno all'albergatore. Oltre a ciò, è assolutamente consigliabile presentare denuncia per furto presso le Autorità di Polizia.
Per maggiori informazioni e consigli è possibile consultare il sito internet del Centro Europeo Consumatori di Bolzano dove si trova anche una lettera-tipo da inviare all'albergo.
Comunicato stampa
Bolzano, 5 settembre 2017
indietro