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24.07.2013
Il quesito dell'estate: posso disdire gratuitamente l'albergo che avevo prenotato?
È morta la nonna, ho litigato con il mio partner, mio figlio si è rotto una gamba, ho trovato un'offerta migliore, il tempo fa schifo: i motivi per disdire una vacanza sono diversi. Nell'estate 2013 la domanda alla quale le consulenti del Centro Europeo Consumatori (CEC) di Bolzano devono rispondere più di frequente riguarda proprio la cancellazione della prenotazione di una stanza d'albergo.
Avete prenotato una stanza d'albergo ma una malattia o un evento improvviso vi impediscono di poter partire e di usufruire del soggiorno prenotato. Le numerose telefonate che arrivano al Centro Europeo Consumatori (CEC) di Bolzano in questi giorni dimostrano che spesso i consumatori in questa situazione non conoscono i loro diritti e doveri.
La prenotazione di una camera d'albergo può avvenire in diversi modi: telefonicamente, via fax, con una lettera o una e-mail - la legge non prescrive una forma particolare. La prenotazione della stanza da parte del cliente coincide con il momento della conclusione del contratto: da ciò deriva che la disdetta del consumatore determina l'obbligo del consumatore di tenere indenne l'albergatore della perdita subita, nella misura da valutarsi caso per caso. Con la conclusione del contratto (quindi al momento della prenotazione) il consumatore si obbliga soltanto a pagare il prezzo, non anche ad utilizzare la camera prenotata.
Dopo la prenotazione la maggior parte degli albergatori chiede il pagamento un anticipo a titolo di caparra. Se è stata versata una caparra penitenziale, l'albergatore la può trattenere nel caso di disdetta. Se è stata invece concordata una caparra confirmatoria, oltre a trattenersi l'acconto, l'albergatore potrebbe richiedere il pagamento dell'intero corrispettivo del soggiorno prenotato o del maggior danno subito (ad esempio se non riesce più ad assegnare la stanza a terzi oppure aveva respinto altre prenotazioni). Se non viene specificato nulla, si tratta della caparra confirmatoria.
Se il recesso determina il pagamento dell'intero importo, dal prezzo devono essere sottratti i costi dei servizi accessori, quali la colazione o la somministrazione di altri pasti. L'albergatore non ha diritto a chiedere il pagamento dell'intero soggiorno nel caso in cui abbia comunque utilizzato la camera per il periodo prenotato: nella pratica però è molto difficile dimostrare che l'albergatore sia riuscito ad affittare la stanza a qualcun altro. Se decidete di non effettuare il soggiorno, comunicate la disdetta il prima possibile: le condizioni generali di contratto o gli usi locali delle Camere di Commercio stabiliscono se ed entro quanto tempo si può dare disdetta senza dover pagare penali.
Alcuni portali di prenotazione on-line offrono camere d'albergo con la possibilità di cancellare gratuitamente la propria prenotazione fino ad un giorno prima del soggiorno, in cambio di un prezzo leggermente superiore. Un'alternativa alla perdita della caparra può essere quella di chiedere all'albergatore la cortesia di tenere buona la caparra per un soggiorno futuro. La tutela più efficace è comunque quella di stipulare un'apposita assicurazione che copre le eventuali penali di recesso (soprattutto se la prenotazione avviene con molto anticipo rispetto alla data del soggiorno o se il prezzo del soggiorno è elevato). L'assicurazione per il recesso copre le spese di annullamento nel caso di morte, infortunio o malattia dell'assicurato, di un suo familiare o di altra persona indicata nella polizza. Altri motivi possono essere motivi di lavoro (ad esempio in caso di licenziamento o di spostamento delle ferie voluti dal datore di lavoro), oppure nel caso di danni materiali all'immobile dell'assicurato. In caso di sinistro contattate subito (meglio se per iscritto) la compagnia assicuratrice: i termini per la denuncia concessi sono solitamente molto brevi.
Sul sito del Centro Europeo Consumatori www.euroconsumatori.org sono disponibili diverse informazioni in merito alla disdetta della prenotazione alberghiera, del recesso dai contratti del tempo libero e delle assicurazioni viaggi.
Bolzano, 24/07/2013
Comunicato stampa
La prenotazione di una camera d'albergo può avvenire in diversi modi: telefonicamente, via fax, con una lettera o una e-mail - la legge non prescrive una forma particolare. La prenotazione della stanza da parte del cliente coincide con il momento della conclusione del contratto: da ciò deriva che la disdetta del consumatore determina l'obbligo del consumatore di tenere indenne l'albergatore della perdita subita, nella misura da valutarsi caso per caso. Con la conclusione del contratto (quindi al momento della prenotazione) il consumatore si obbliga soltanto a pagare il prezzo, non anche ad utilizzare la camera prenotata.
Dopo la prenotazione la maggior parte degli albergatori chiede il pagamento un anticipo a titolo di caparra. Se è stata versata una caparra penitenziale, l'albergatore la può trattenere nel caso di disdetta. Se è stata invece concordata una caparra confirmatoria, oltre a trattenersi l'acconto, l'albergatore potrebbe richiedere il pagamento dell'intero corrispettivo del soggiorno prenotato o del maggior danno subito (ad esempio se non riesce più ad assegnare la stanza a terzi oppure aveva respinto altre prenotazioni). Se non viene specificato nulla, si tratta della caparra confirmatoria.
Se il recesso determina il pagamento dell'intero importo, dal prezzo devono essere sottratti i costi dei servizi accessori, quali la colazione o la somministrazione di altri pasti. L'albergatore non ha diritto a chiedere il pagamento dell'intero soggiorno nel caso in cui abbia comunque utilizzato la camera per il periodo prenotato: nella pratica però è molto difficile dimostrare che l'albergatore sia riuscito ad affittare la stanza a qualcun altro. Se decidete di non effettuare il soggiorno, comunicate la disdetta il prima possibile: le condizioni generali di contratto o gli usi locali delle Camere di Commercio stabiliscono se ed entro quanto tempo si può dare disdetta senza dover pagare penali.
Alcuni portali di prenotazione on-line offrono camere d'albergo con la possibilità di cancellare gratuitamente la propria prenotazione fino ad un giorno prima del soggiorno, in cambio di un prezzo leggermente superiore. Un'alternativa alla perdita della caparra può essere quella di chiedere all'albergatore la cortesia di tenere buona la caparra per un soggiorno futuro. La tutela più efficace è comunque quella di stipulare un'apposita assicurazione che copre le eventuali penali di recesso (soprattutto se la prenotazione avviene con molto anticipo rispetto alla data del soggiorno o se il prezzo del soggiorno è elevato). L'assicurazione per il recesso copre le spese di annullamento nel caso di morte, infortunio o malattia dell'assicurato, di un suo familiare o di altra persona indicata nella polizza. Altri motivi possono essere motivi di lavoro (ad esempio in caso di licenziamento o di spostamento delle ferie voluti dal datore di lavoro), oppure nel caso di danni materiali all'immobile dell'assicurato. In caso di sinistro contattate subito (meglio se per iscritto) la compagnia assicuratrice: i termini per la denuncia concessi sono solitamente molto brevi.
Sul sito del Centro Europeo Consumatori www.euroconsumatori.org sono disponibili diverse informazioni in merito alla disdetta della prenotazione alberghiera, del recesso dai contratti del tempo libero e delle assicurazioni viaggi.
Bolzano, 24/07/2013
Comunicato stampa
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