Il 1° aprile entra in vigore un Regolamento europeo che consentirà a chi possiede un servizio di streaming a pagamento nello Stato UE in cui risiede, di usufruirne anche mentre si trova in viaggio in un altro Paese dell'UE.
Nel giugno scorso, il Consiglio dell'UE aveva deciso che tali restrizioni debbano essere abolite all'interno dell'UE. L'allora Presidenza maltese aveva dichiarato che “in futuro i viaggiatori nell'UE non dovranno più fare a meno dei loro servizi online, quali film, notizie sportive, musica, e-books o giochi, per i quali hanno pagato nel proprio Paese di residenza. Assieme all'abolizione dei costi per il roaming, questo è un importante passo nella creazione del mercato unico digitale, del quale tutti possono approfittare”.
Lo scopo delle nuove regole è quindi quello di garantire che gli utenti di servizi di streaming abbiano accesso ai contenuti che avevano acquistato o ai quali si erano abbonati nel loro Stato di residenza anche mentre si trovano - per un periodo limitato di tempo - all'estero per una vacanza, un viaggio d'affari o per motivi di studio.
Per contrastare un eventuale abuso i fornitori devono identificare il rispettivo Stato membro di residenza dei loro abbonati. Tale controllo deve essere effettuato nel rispetto di criteri prestabiliti e utilizzando vari strumenti di verifica quali i dati di pagamento, l'esistenza di un contratto Internet o l'indirizzo IP.
Chi pensava di avere così la possibilità di fruire illimitatamente delle offerte di streaming straniere deve in parte rivedere le proprie aspettative: il nuovo Regolamento non pregiudica infatti le restrizioni territoriali sull'utilizzo dei servizi offerti dai siti di streaming stranieri. Soprattutto per i consumatori altoatesini di lingua tedesca, le offerte dei servizi di streaming in Germania appaiono molto allettanti e in molti vorrebbero beneficiare dei servizi online in lingua tedesca anche dal territorio italiano. Ma questo non sarà ancora possibile. "Anche se sappiamo che molti consumatori sarebbero particolarmente interessati a tale possibilità", afferma Monika Nardo, coordinatrice del Centro Europeo Consumatori (CEC) Italia - ufficio di Bolzano.
Sono inoltre esplicitamente esclusi dal Regolamento i servizi di streaming offerti gratuitamente, come ad esempio quelli delle emittenti radiotelevisive. Tuttavia, i gestori di tali mediateche digitali sono liberi di rendere accessibili le loro offerte anche ai consumatori ubicati all'estero.
"Anche se alcuni consumatori continueranno ad essere infastiditi dal fatto che non possano utilizzare illimitatamente tutti i servizi di streaming online, questo Regolamento rappresenta una delle numerose iniziative nel settore online volta a creare un mercato unico digitale concretamente senza confini”, afferma il team di consulenti del CEC Italia.
Per maggiori informazioni potete contattare il Centro Europeo Consumatori a Bolzano via e-mail a info@euroconsumatori.org o telefonicamente al numero 0471 980939.
Bolzano, 27/03/2018
Comunicato stampa
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