Avete prenotato una vettura on-line? Non avete potuto ritirarla? Al Centro Europeo Consumatori (CEC) di Bolzano sono giunte molte richieste di aiuto classificabili in tre diverse situazioni tipo.
Il primo problema riguarda l’utilizzo nelle prenotazioni on-line di carte pre-pagate. Queste ultime sono molto usate per acquistare beni o servizi in internet, spesso anche per prenotare il noleggio di una vettura. Tuttavia nel noleggio auto le carte pre-pagate non hanno le caratteristiche materiali di una comune carta di credito: difatti sulla tessera non ci sono numeri in rilievo, percepibili al tatto. Solo con una comune carta di credito è possibile bloccare un deposito cauzionale al momento del ritiro. Per cui capita spesso che un consumatore prenoti la vettura e paghi un anticipo con una carta pre-pagata. Al momento del ritiro della macchina, ecco la brutta sorpresa: alla richiesta dell’operatore di una carta di credito, i consumatori estraggono con disinvoltura la propria tessera bancomat o forniscono i dati della carta pre-pagata. Gli impiegati dei vari uffici negano il ritiro del veicolo perché i consumatori non sono in possesso di una comune carta di credito con i numeri in rilievo. Infuriati dal non poter ritirare la vettura prenotata, i consumatori si rivolgono al Centro Europeo Consumatori per avere soddisfazione contro un’irragionevole torto subito. A fatica il CEC riesce a far comprendere che in questi casi hanno ragione le agenzie di noleggio auto: senza una comune carta di credito non può essere bloccato un deposito cauzionale a garanzia del valore del veicolo noleggiato e se la carta di credito è senza disponibilità, nulla può essere trattenuto dal noleggio.
Il secondo equivoco riguarda la diversità di intestatario. “Siamo moglie e marito o fratello e sorella - non ci saranno problemi”, pensano in molti. Così è capitato che un consumatore risultava intestatario della prenotazione on-line e al momento del ritiro della vettura presentava la carta di credito della sorella: difficilmente il signor Mario Rossi poteva farsi passare per la sorella Maria Bianchi! Con sconcerto il consumatore si vedeva negato il ritiro della macchina. La ragione risiede nel fatto che chi effettua la prenotazione risulta essere il titolare del rapporto contrattuale: in quanto tale è lui o lei a doversi far carico delle spese del noleggio auto. Inoltre al momento del ritiro il consumatore firma una clausola con la quale autorizza futuri addebiti sulla carta di credito, per eventuali ulteriori costi, come per esempio spese di riparazione se la macchina riporta danni o per violazioni del codice della strada. Usare la carta di credito di un'altra persona, anche se stretto parente e previa autorizzazione, comporta per la società di noleggio auto il rischio concreto che il titolare della carta di credito neghi in un secondo tempo di aver autorizzato l’uso della stessa. Perciò il titolare della carta di credito può non solo contestare gli importi addebitati, ma anche richiederne la restituzione. Nessuna società di noleggio auto vuole correre un rischio del genere!
Il terzo tipo di equivoco è quello di chi con la prenotazione on-line ha rispettato le prime due condizioni, ossia è intestatario sia di una carta di credito con i numeri in rilievo sia della la prenotazione, ma... al momento del ritiro scopre che la carta di credito non ha un plafond sufficiente per il deposito cauzionale. Per ritirare una macchina di piccola cilindrata ad esempio solitamente una società di noleggio auto richiede un deposito cauzionale di 1.000 Euro. Il consumatore che ha a disposizione 800 Euro (ad esempio perché con la carta ha in precedenza pagato volo e albergo) non può ritirare la macchina.
Per maggiori informazioni il CEC di Bolzano è a disposizione dei consumatori al numero 0471/980939 oppure inviando una e-mail a info@euroconsumatori.org. Per ulteriori aggiornamenti seguiteci sulla nostra pagina Facebook.
Bolzano, 28/03/2013
Comunicato stampa
Il secondo equivoco riguarda la diversità di intestatario. “Siamo moglie e marito o fratello e sorella - non ci saranno problemi”, pensano in molti. Così è capitato che un consumatore risultava intestatario della prenotazione on-line e al momento del ritiro della vettura presentava la carta di credito della sorella: difficilmente il signor Mario Rossi poteva farsi passare per la sorella Maria Bianchi! Con sconcerto il consumatore si vedeva negato il ritiro della macchina. La ragione risiede nel fatto che chi effettua la prenotazione risulta essere il titolare del rapporto contrattuale: in quanto tale è lui o lei a doversi far carico delle spese del noleggio auto. Inoltre al momento del ritiro il consumatore firma una clausola con la quale autorizza futuri addebiti sulla carta di credito, per eventuali ulteriori costi, come per esempio spese di riparazione se la macchina riporta danni o per violazioni del codice della strada. Usare la carta di credito di un'altra persona, anche se stretto parente e previa autorizzazione, comporta per la società di noleggio auto il rischio concreto che il titolare della carta di credito neghi in un secondo tempo di aver autorizzato l’uso della stessa. Perciò il titolare della carta di credito può non solo contestare gli importi addebitati, ma anche richiederne la restituzione. Nessuna società di noleggio auto vuole correre un rischio del genere!
Il terzo tipo di equivoco è quello di chi con la prenotazione on-line ha rispettato le prime due condizioni, ossia è intestatario sia di una carta di credito con i numeri in rilievo sia della la prenotazione, ma... al momento del ritiro scopre che la carta di credito non ha un plafond sufficiente per il deposito cauzionale. Per ritirare una macchina di piccola cilindrata ad esempio solitamente una società di noleggio auto richiede un deposito cauzionale di 1.000 Euro. Il consumatore che ha a disposizione 800 Euro (ad esempio perché con la carta ha in precedenza pagato volo e albergo) non può ritirare la macchina.
Per maggiori informazioni il CEC di Bolzano è a disposizione dei consumatori al numero 0471/980939 oppure inviando una e-mail a info@euroconsumatori.org. Per ulteriori aggiornamenti seguiteci sulla nostra pagina Facebook.
Bolzano, 28/03/2013
Comunicato stampa
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