Negli ultimi mesi sono pervenute al Centro Europeo Consumatori (CEC) diverse richieste di consumatori che in occasione di una fiera erano stati convinti ad aderire ad una prova gratuita per prestazioni di tuning per la propria auto. Dopo poco più di due settimane questi consumatori ricevono però una richiesta di pagamento per il presunto abbonamento stipulato...
Dopo 18 giorni Giorgio riceve una lettera: lo ringraziano per avere stipulato l'abbonamento e gli viene richiesto il pagamento di 12 Euro al mese per due anni. Ma Giorgio in realtà si era fatto confermare più volte a voce che con la sua firma non sarebbe stato vincolato ad alcun contratto e nemmeno ricorda di averne ricevuta una copia.
La cosa non è successa soltanto a Giorgio, ma anche a numerosi altri partecipanti a fiere e manifestazioni del tempo libero in occasione delle quali le persone vengono incoraggiate ad aderire ad offerte, promozioni ed abbonamenti vari. Alla fine si esce dalla fiera con un mucchio di volantini ed opuscoli in mano, la maggior parte dei quali finisce nel bidone.
Vi è successa la stessa cosa? Il Centro Europeo Consumatori (CEC) Italia vi fornisce qualche consiglio pratico in merito:
Non prendete decisioni affrettate! Al più tardi quando vi chiedono di firmare qualcosa, alzate le orecchie e leggete con attenzione soprattutto quanto scritto in piccolo, dove solitamente si trovano le indicazioni su prezzo e costi. I riferimenti al diritto di recesso o di ripensamento significano che siete voi a dovervi attivare per poter recedere dal contratto. Ricordate che di tutto ciò che è stato detto a voce (ad esempio che si tratta di un abbonamento gratuito) non resta traccia – tutto ciò non lo potete poi fare valere (a meno che non sia previsto anche nel contratto). Fatevi in ogni caso consegnare una copia del contratto!
Ovviamente se il contratto prevede un diritto di recesso, lo potete fare valere, ma attenzione perché questo diritto non spetta automaticamente per i contratti stipulati in occasione di una fiera. Bisogna infatti distinguere il tipo di stand. Se si tratta di una bancarella permanente e continuativa (ad esempio quella del mercato settimanale) non esiste alcun diritto di recesso. Ma anche per gli stand in occasione di fiere che si svolgono una o due volte all'anno da un punto di vista giuridico la situazione non è chiarissima e dovete mettere in conto che i commercianti non vi riconoscano un diritto di recesso gratuito.
Per andare sul sicuro anche in questo caso vale dunque il monito di firmare solo e soltanto se avete capito esattamente di che cosa si tratta!
Per aiutare Giorgio e molti altri consumatori nella stessa situazione, il Centro Europeo Consumatori Italia, in collaborazione con i colleghi tedeschi, confronterà la ditta di tuning con quanto accaduto, chiedendo di cancellare le richieste di pagamento.
Per maggiori informazioni potete rivolgervi al Centro Europeo Consumatori Italia – ufficio di Bolzano (info@euroconsumatori.org oppure 0471 980939).
Bolzano, 13 settembre 2018
Comunicato stampa
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