Recentemente sono state diverse le persone che hanno contattato il Centro Europeo Consumatori (CEC) Italia in merito a delle offerte trovate su portali online per l'acquisto di escavatori, trattori e auto usate. Il CEC spiega come riconoscere questi annunci fraudolenti.
Da diverso tempo il signor Rossi cerca un miniescavatore e poiché non ha trovato quello che cercava tra i rivenditori locali, tenta la fortuna su internet. E infatti dopo poco trova qualcosa di interessante su un noto sito web per macchine usate.
Poiché l'offerta per il miniescavatore è davvero interessante e il signor Rossi non vuole perdere l'occasione, contatta immediatamente il venditore, un'azienda con sede in Polonia. Questa società invia al signor Rossi una copia del contratto di acquisto, in cui l'azienda conferma che il miniescavatore ha il motore originale, non è incidentato e non riporta danni. Il contratto di acquisto include anche una garanzia di 30 giorni: l'acquirente può restituire il miniescavatore senza alcuna limitazione entro 30 giorni dalla consegna e riceve indietro l'intero prezzo di acquisto.
Per sottolineare la serietà dell'offerta, l'amministratore delegato della società polacca invia persino una copia della sua carta d'identità.
Tuttavia, sembra esserci un piccolo problema: il miniescavatore è in Polonia, quindi non esattamente dietro l'angolo. Ma anche questo non sembra costituire un vero ostacolo: il venditore assicura infatti di consegnare l'escavatore direttamente al signor Rossi tramite un'azienda di trasporti. Il sig. Rossi deve solo versare prima della consegna un acconto pari al 50% del prezzo di acquisto di 12.000 euro tramite bonifico bancario, il resto può essere comodamente pagato entro 5 giorni dalla consegna del miniescavatore.
Un prezzo particolarmente vantaggioso, trasporto quasi gratuito e possibilità di restituire il miniescavatore: troppo bello per essere vero?
E infatti il signor Rossi comincia a sospettare del presunto affare e si rivolge all'ufficio di Bolzano del Centro Europeo Consumatori. Isolde Brunner, consulente del CEC conferma il suo sospetto e gli consiglia vivamente di non versare l'acconto richiesto di 6.000 euro, in quanto il miniescavatore sicuramente non esiste. Il signor Rossi è contento di essersi informato presso il CEC prima di aver effettuato il pagamento, altrimenti avrebbe perso i suoi soldi!
Queste truffe vengono infatti perpetrate sempre secondo lo stesso schema:
“A chi è già stato truffato non resta altro da fare che sporgere denuncia”, conclude Isolde Brunner del CEC.
Per ulteriori informazioni, è possibile contattare il Centro Europeo Consumatori (CEC) Italia – ufficio di Bolzano al numero 0471/980939 o all'indirizzo info@euroconsumatori.org.
Bolzano, 9 aprile 2019
Comunicato stampa
Poiché l'offerta per il miniescavatore è davvero interessante e il signor Rossi non vuole perdere l'occasione, contatta immediatamente il venditore, un'azienda con sede in Polonia. Questa società invia al signor Rossi una copia del contratto di acquisto, in cui l'azienda conferma che il miniescavatore ha il motore originale, non è incidentato e non riporta danni. Il contratto di acquisto include anche una garanzia di 30 giorni: l'acquirente può restituire il miniescavatore senza alcuna limitazione entro 30 giorni dalla consegna e riceve indietro l'intero prezzo di acquisto.
Per sottolineare la serietà dell'offerta, l'amministratore delegato della società polacca invia persino una copia della sua carta d'identità.
Tuttavia, sembra esserci un piccolo problema: il miniescavatore è in Polonia, quindi non esattamente dietro l'angolo. Ma anche questo non sembra costituire un vero ostacolo: il venditore assicura infatti di consegnare l'escavatore direttamente al signor Rossi tramite un'azienda di trasporti. Il sig. Rossi deve solo versare prima della consegna un acconto pari al 50% del prezzo di acquisto di 12.000 euro tramite bonifico bancario, il resto può essere comodamente pagato entro 5 giorni dalla consegna del miniescavatore.
Un prezzo particolarmente vantaggioso, trasporto quasi gratuito e possibilità di restituire il miniescavatore: troppo bello per essere vero?
E infatti il signor Rossi comincia a sospettare del presunto affare e si rivolge all'ufficio di Bolzano del Centro Europeo Consumatori. Isolde Brunner, consulente del CEC conferma il suo sospetto e gli consiglia vivamente di non versare l'acconto richiesto di 6.000 euro, in quanto il miniescavatore sicuramente non esiste. Il signor Rossi è contento di essersi informato presso il CEC prima di aver effettuato il pagamento, altrimenti avrebbe perso i suoi soldi!
Queste truffe vengono infatti perpetrate sempre secondo lo stesso schema:
- il prezzo di acquisto è molto più basso rispetto ad altre offerte comparabili;
- vi viene offerta la consegna del veicolo a casa tramite una ditta di trasporti;
- il venditore vi offre il diritto di recesso ed il rimborso del prezzo di acquisto;
- il pagamento deve essere effettuato tramite un mezzo di pagamento non sicuro;
- la corrispondenza contiene grossolani errori ortografici;
- il veicolo non può essere controllato in anticipo e si trova in un altro Paese;
- il sito web del venditore è stato creato solo di recente.
“A chi è già stato truffato non resta altro da fare che sporgere denuncia”, conclude Isolde Brunner del CEC.
Per ulteriori informazioni, è possibile contattare il Centro Europeo Consumatori (CEC) Italia – ufficio di Bolzano al numero 0471/980939 o all'indirizzo info@euroconsumatori.org.
Bolzano, 9 aprile 2019
Comunicato stampa
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