Cofinanziato
dall'Unione Europea
Centro Europeo Consumatori (CEC) Italia ufficio di Bolzano
  indietro

22.02.2021

Abbonamenti online e rinnovi automatici: è bene prendere nota delle scadenze

 
Concludere un abbonamento online è facile: basta iscriversi ad esempio a una rivista specializzata, confermare i propri dati e si è pronti per immergersi in una lettura appassionante. Ma bisogna fare attenzione al rinnovo tacito e automatico dell’abbonamento.
I consumatori spesso non leggono le condizioni generali del contratto, e questo vale soprattutto per i contratti conclusi online. Per quanto riguarda gli abbonamenti, questa abitudine può portare a brutte sorprese, in quanto spesso le condizioni generali prevedono che, alla scadenza del periodo di prova gratuita, l'abbonamento sottoscritto si rinnovi tacitamente e automaticamente. E tale rinnovo automatico, con relativi addebiti, può avvenire anche più volte, se la disdetta non viene comunicata entro i termini e nelle forme indicate nelle condizioni generali del contratto.

Solitamente il consumatore, oltre che nelle condizioni generali, viene informato del rinnovo tacito prima della conclusione dell'abbonamento, nei messaggi di benvenuto del servizio o nell'email di conferma. Dopodiché, però, non pervengono ulteriori comunicazioni da parte dell'azienda.

Alcuni legislatori europei sono intervenuti in materia perché hanno ritenuto che il rinnovo tacito e automatico non venga chiarito in modo esaustivo al consumatore, che è la parte debole del contratto. ”In Austria, ad esempio, un abbonamento online può essere rinnovato automaticamente solo se sono rispettati tre requisiti: nelle condizioni generali del contratto deve essere precisata l'esistenza del rinnovo automatico, il consumatore deve essere informato del rinnovo prima della scadenza e deve essere previsto un congruo termine affinché il consumatore possa riflettere ed inviare una disdetta”, spiega Julia Rufinatscha, consulente legale del Centro Europeo Consumatori (CEC) Italia. In Francia esistono delle previsioni normative simili.

Anche la Germania ha recentemente elaborato un progetto di legge volto a rendere più difficile il rinnovo automatico delle sottoscrizioni. Il disegno di legge prevede infatti che un abbonamento possa essere rinnovato automaticamente solo per un periodo di tre mesi e non per tempi superiori, come accade solitamente, ad esempio per un anno. Scaduti i tre mesi, il rinnovo dell'abbonamento per un ulteriore anno sarà possibile – sempre che il progetto diventi legge – solo se il consumatore sarà espressamente informato di tale rinnovo e di avere la facoltà di disdire l'abbonamento. Inoltre il disegno di legge prevede la riduzione del termine di disdetta a un mese.

“Spesso gli abbonamenti non vengono disdettati in tempo perché i termini per farlo sono troppo lunghi, tre o anche sei mesi prima della scadenza”, spiega Rebecca Berto consulente legale del CEC.
La Direttiva (UE) 2019/770, relativa a determinati aspetti dei contratti di fornitura di contenuto digitale e di servizi digitali, la cui applicazione è prevista a partire da gennaio 2022, contribuirà ad uniformare le tutele in questo ambito.
In mancanza finora di previsioni normative uniformi, è tutt'ora valida la precauzione di leggere attentamente le condizioni generali di contratto, almeno per quanto riguarda i costi del servizio, la durata del contratto, il rinnovo del servizio e il recesso”, raccomanda in conclusione Rebecca Berto del CEC.

Ulteriori informazioni sono disponibili gratuitamente contattando il Centro Europeo Consumatori Italia (sede di Bolzano tel.: 0471-980939 email: info@euroconsumatori.org; sede di Roma tel.: 06-44238090, email: info@eccnet-italia.it). Al link https://www.euroconsumatori.org/it/83533 è disponibile inoltre un foglio informativo utile a non cadere negli abbonamenti trappola dei siti d’incontri online.

22 febbraio 2021

Comunicato stampa

 

  indietro