Il signor Rossi di Milano è appassionato di sci e anche quest'anno prenota una settimana bianca, questa volta in Austria, dove la neve c'è sempre. Ma questa volta non tutto fila liscio: una piccola disattenzione e il signor Rossi cade, si infortuna e deve essere recuperato in elicottero. L'incidente non ha conseguenze gravi e dopo un paio di giorni di ospedale il signor Rossi può fare rientro a casa. Un paio di settimane dopo ecco però la brutta sorpresa: l'elisoccorso gli manda una fattura di oltre 3000 Euro.
Il signor Rossi è alquanto sorpreso: in fondo si era trattato di un intervento necessario, aveva con sé la tessera europea di assicurazione e malattia (TEAM) e, in Italia, a seconda della Regione, non avrebbe pagato nulla oppure solo una piccola parte attraverso il ticket; inizialmente il signor Rossi si rifiuta quindi di pagare la fattura.
Un po' meno dovrà pagare la famiglia Bianchi di Pisa che trascorre una settimana bianca in una famosa località sciistica austriaca. Un pomeriggio la figlia quindicenne cade, il ginocchio le fa male ed è molto spaventata. Ben volentieri accetta il tempestivo aiuto del soccorso piste che con l'akja porta la ragazza alla stazione a monte della funivia, dove i genitori l'aspettano, l'accompagnano in albergo e poi tornano a casa. Anche in questo caso la sorpresa arriva un paio di settimane dopo per posta: il soccorso piste è privato e per l' intervento di recupero chiede ben 250 Euro. La famiglia Bianchi cade dalle nuvole: ma un intervento del genere non è sempre gratuito?
Chi è in partenza per una vacanza sulla neve all'estero farebbe bene a chiedersi se è adeguatamente assicurato nel malaugurato caso di un incidente sulla pista. La TEAM ovviamente deve essere portata in ogni viaggio in uno dei Paesi dell'UE in Norvegia, Islanda e la Svizzera. Si consideri però che questa dà si diritto alle cure medicalmente necessarie in una struttura pubblica durante il soggiorno all'estero, ma alle stesse condizioni dei cittadini dello Stato nel quale ci si trova e non appunto alle condizioni vigenti nel Paese di residenza. Bisogna quindi mettere in conto che il soccorso in elicottero può costare un paio di migliaia di Euro e che lo si debba pagare per intero o quasi. Allo stesso modo non è assicurato attraverso la TEAM chi non è in grado di fare ritorno a casa autonomamente e ha bisogno di un trasporto sanitario. È pertanto importante verificare se si è assicurati - ad esempio attraverso una polizza collegata alla propria carta di credito o alla tessera di associazione ad una organizzazione di soccorso o del tempo libero; oppure se già si dispone di un'assicurazione per il tempo libero o se una tale assicurazione è inclusa nello skipass - se così non fosse, è il caso di valutare l'opportunità di stipulare un'assicurazione apposita.
Ne il signor Rossi ne la famiglia Bianchi disponevano di una di queste assicurazioni. Il signor Rossi ha dovuto scoprire che in caso di incidenti del tempo libero in montagna il fondo sanitario pubblico in Austria rimborsa solo una piccola parte del costo dell'intervento dell'elicottero, ovvero un importo forfetario di 894,93 Euro, mentre la spesa maggiore resta a carico dei pazienti, e ciò solo se lo stesso intervento oltre ad essere medicalmente necessario fosse stato altrettanto necessario se occorso a valle (cosa che nel caso del signor Rossi non era). La famiglia Bianchi invece ha suo malgrado scoperto che il soccorso piste in Austria non rientra fra le prestazioni sanitarie, ma si tratta di un mero servizio di recupero fornito da una organizzazione privata o dagli stessi gestori degli impianti di risalita. Alcuni chiedono un compenso per il servizio fornito, altri no. Nel caso della famiglia Bianchi, il soccorso piste con un mero gesto commerciale ha rinunciato al proprio compenso in seguito all'intervento dei colleghi del Centro Europeo Consumatori Austria. Nel caso del signor Rossi invece, l'elisoccorso ha rinunciato alle spese per i solleciti ed ha concesso un pagamento rateale.
Per maggiori informazioni in materia di prestazioni sanitarie all'estero è possibile consultare il sito internet del Ministero della Salute e quello del Centro Europeo Consumatori di Bolzano.
Bolzano, 18/12/2012
Comunicato stampa
Un po' meno dovrà pagare la famiglia Bianchi di Pisa che trascorre una settimana bianca in una famosa località sciistica austriaca. Un pomeriggio la figlia quindicenne cade, il ginocchio le fa male ed è molto spaventata. Ben volentieri accetta il tempestivo aiuto del soccorso piste che con l'akja porta la ragazza alla stazione a monte della funivia, dove i genitori l'aspettano, l'accompagnano in albergo e poi tornano a casa. Anche in questo caso la sorpresa arriva un paio di settimane dopo per posta: il soccorso piste è privato e per l' intervento di recupero chiede ben 250 Euro. La famiglia Bianchi cade dalle nuvole: ma un intervento del genere non è sempre gratuito?
Chi è in partenza per una vacanza sulla neve all'estero farebbe bene a chiedersi se è adeguatamente assicurato nel malaugurato caso di un incidente sulla pista. La TEAM ovviamente deve essere portata in ogni viaggio in uno dei Paesi dell'UE in Norvegia, Islanda e la Svizzera. Si consideri però che questa dà si diritto alle cure medicalmente necessarie in una struttura pubblica durante il soggiorno all'estero, ma alle stesse condizioni dei cittadini dello Stato nel quale ci si trova e non appunto alle condizioni vigenti nel Paese di residenza. Bisogna quindi mettere in conto che il soccorso in elicottero può costare un paio di migliaia di Euro e che lo si debba pagare per intero o quasi. Allo stesso modo non è assicurato attraverso la TEAM chi non è in grado di fare ritorno a casa autonomamente e ha bisogno di un trasporto sanitario. È pertanto importante verificare se si è assicurati - ad esempio attraverso una polizza collegata alla propria carta di credito o alla tessera di associazione ad una organizzazione di soccorso o del tempo libero; oppure se già si dispone di un'assicurazione per il tempo libero o se una tale assicurazione è inclusa nello skipass - se così non fosse, è il caso di valutare l'opportunità di stipulare un'assicurazione apposita.
Ne il signor Rossi ne la famiglia Bianchi disponevano di una di queste assicurazioni. Il signor Rossi ha dovuto scoprire che in caso di incidenti del tempo libero in montagna il fondo sanitario pubblico in Austria rimborsa solo una piccola parte del costo dell'intervento dell'elicottero, ovvero un importo forfetario di 894,93 Euro, mentre la spesa maggiore resta a carico dei pazienti, e ciò solo se lo stesso intervento oltre ad essere medicalmente necessario fosse stato altrettanto necessario se occorso a valle (cosa che nel caso del signor Rossi non era). La famiglia Bianchi invece ha suo malgrado scoperto che il soccorso piste in Austria non rientra fra le prestazioni sanitarie, ma si tratta di un mero servizio di recupero fornito da una organizzazione privata o dagli stessi gestori degli impianti di risalita. Alcuni chiedono un compenso per il servizio fornito, altri no. Nel caso della famiglia Bianchi, il soccorso piste con un mero gesto commerciale ha rinunciato al proprio compenso in seguito all'intervento dei colleghi del Centro Europeo Consumatori Austria. Nel caso del signor Rossi invece, l'elisoccorso ha rinunciato alle spese per i solleciti ed ha concesso un pagamento rateale.
Per maggiori informazioni in materia di prestazioni sanitarie all'estero è possibile consultare il sito internet del Ministero della Salute e quello del Centro Europeo Consumatori di Bolzano.
Bolzano, 18/12/2012
Comunicato stampa
indietro