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30.06.2021
Relazione speciale della Corte dei conti europea: i diritti dei passeggeri dell'UE non sono stati tutelati durante la pandemia di coronavirus nonostante gli sforzi della Commissione europea
In un rapporto speciale pubblicato ieri, la Corte dei conti europea ha espresso chiare critiche agli Stati membri dell'UE e alle compagnie aeree. Nel corso della pandemia di coronavirus, i diritti dei passeggeri sono stati messi in secondo piano e, in alcuni casi, sono stati massicciamente disattesi, nonostante il sostegno finanziario delle tasse.
I passeggeri non sono stati adeguatamente informati sui loro diritti a seguito della pandemia di coronavirus: questa la critica principale della La Corte dei conti europea, pubblicata ieri, 29 giugno 2021. Inoltre la Corte dei conti ha rilevato che gli Stati membri dell'Unione Europea hanno sostenuto numerose compagnie aeree con i soldi delle tasse, ma non hanno imposto alcuna condizione ai diritti dei passeggeri: il diritto dell'UE è stato ampiamente ignorato, sebbene la Commissione UE avesse chiarito più volte che i voli cancellati sarebbero dovuti diventare rimborsabili.
Tuttavia, le compagnie aeree erano riluttanti a offrire rimborsi o si limitavano a offrire rimborsi solo sotto forma di voucher. Gli Stati membri dell'UE, tra cui l'Italia, hanno altresì adottato misure per esentare le compagnie aeree dall'obbligo di rimborso: i passeggeri sono stati costretti ad accettare un voucher, anche se tali misure violavano il diritto dell'UE (il Centro Europeo Consumatori Italia ne ha scritto qui). Numerosi consumatori hanno richiesto aiuto alla rete dei Centri Europei Consumatori (ECC-Net), che ha supportato i consumatori in oltre 32.000 casi relativi al regolamento UE sui diritti dei passeggeri e in 12.000 casi relativi alla direttiva UE sui viaggi all-inclusive.
Infine, la Corte dei conti europea raccomanda che la Commissione Europea tuteli meglio i diritti dei passeggeri aerei, tra l'altro collegando gli aiuti di Stato alle compagnie aeree al rispetto dei diritti dei passeggeri aerei dell'UE, con una revisione delle disposizioni legali esistenti e una migliore applicazione delle stesse.
Maggiori informazioni e la relazione completa della Corte dei conti europea sono disponibili ai seguenti link:
https://www.eca.europa.eu/it/Pages/DocItem.aspx?did=58696
https://op.europa.eu/webpub/eca/special-reports/passenger-rights-15-2021/en/
Tuttavia, le compagnie aeree erano riluttanti a offrire rimborsi o si limitavano a offrire rimborsi solo sotto forma di voucher. Gli Stati membri dell'UE, tra cui l'Italia, hanno altresì adottato misure per esentare le compagnie aeree dall'obbligo di rimborso: i passeggeri sono stati costretti ad accettare un voucher, anche se tali misure violavano il diritto dell'UE (il Centro Europeo Consumatori Italia ne ha scritto qui). Numerosi consumatori hanno richiesto aiuto alla rete dei Centri Europei Consumatori (ECC-Net), che ha supportato i consumatori in oltre 32.000 casi relativi al regolamento UE sui diritti dei passeggeri e in 12.000 casi relativi alla direttiva UE sui viaggi all-inclusive.
Infine, la Corte dei conti europea raccomanda che la Commissione Europea tuteli meglio i diritti dei passeggeri aerei, tra l'altro collegando gli aiuti di Stato alle compagnie aeree al rispetto dei diritti dei passeggeri aerei dell'UE, con una revisione delle disposizioni legali esistenti e una migliore applicazione delle stesse.
Maggiori informazioni e la relazione completa della Corte dei conti europea sono disponibili ai seguenti link:
https://www.eca.europa.eu/it/Pages/DocItem.aspx?did=58696
https://op.europa.eu/webpub/eca/special-reports/passenger-rights-15-2021/en/
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