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25.03.2022
Come proteggere i propri risparmi dagli “stregoni” del trading online… e dalla frode finanziaria
20 milioni di euro di danno e 358 vittime: questi i dati riportati dalla Polizia Postale solamente per quanto riguarda il 20201. E la situazione purtroppo non sembra migliorare, anzi. Al Centro Europeo Consumatori (CEC) Italia – ufficio di Bolzano, le segnalazioni in merito a tale fenomeno sono in aumento.
I consumatori e risparmiatori italiani sembrano essere presi di mira da apparenti società di intermediazione non autorizzate, che offrono la possibilità di commerciare in valuta estera (forex), contratti per differenza (CFD), materie prime o, più recentemente, criptovalute. Per evitare di incappare nelle varie forme di frode, è fondamentale mantenere alta la guardia.
I falsi broker hanno una serie di elementi in comune: promettono, generalmente nel corso di una chiamata (o più probablimente più chiamate) con il consumatore, alti (per meglio dire, irrealistici) rendimenti e profitti garantiti. Possono offrire un servizio di trading o un servizio di gestione di scambi per conto dell’investitore. Spesso fanno pressione sulla vittima sbandierando offerte a tempo limitato e esclusive per la persona chiamata (magari viene anche detto di non condividerla con altri).
I clienti così adescati sono poi incoraggiati a investire sempre di più, grazie a dei veri e propri raggiri. In particolare, all’inizio viene fatto loro falsamente mostrato che i presunti investimenti starebbero portando ad alte rendite, in realtà inesistenti. “All’inizio avevo investito 250 euro per provare e nel giro di qualche giorno grazie al ‘robot’ che sceglie per me degli investimenti sicuri ho guadagnato 500 euro. Per questo motivo ho bonificato altre somme di denaro: vedevo che funzionava. Ora che ho chiesto di riavere il capitale, però, il trader online non mi risponde o mi comunica che devo effettuare ulteriori bonifici per pagare delle tasse”, così riferiva un risparmiatore truffato alla consulente del CEC Italia.
Un altro risparmiatore del Trentino-Alto Adige riferisce di aver versato oltre mezzo milione di euro, perché gli era stato fatto credere che, attraverso degli investimenti sicuri, avrebbe ottenuto un ritorno economico di 4 milioni di euro entro pochi mesi. Naturalmente ciò non è accaduto ed il sedicente trader online non è più reperibile.
Come tutelarsi da tali sedicenti “maghi” del trading online, che sanno essere essere molto persuasivi e convincenti? È possibile seguire le seguenti cautele:
1) Se non siete voi ad aver contattato il presunto consulente, chiedetevi come egli sia entrato in possesso del vostro numero di telefono. Diffidate da contatti telefonici a sorpresa e da voi non richiesti in nessun modo.
2) Se il presunto consulente possiede qualche vostra informazione personale, non dovete concludere che si tratti di una persona di fiducia: probabilmente ha sfruttato informazioni facilmente reperibili su internet, come sul vostro profilo social.
3) Particolare attenzione devono fare le persone anziane che risultano ancora nell’elenco telefonico: sono tra le vittime preferite dei truffatori, individuate magari anche solo per il nome di battesimo. Se si tratta di un nome poco diffuso fra i giovani, può rilevare l’età della vittima scelta: per esempio, il nome Gertrude potrebbe essere indicativo di una signora matura, la quale molto probabilmente ha qualche risparmio a disposizione. Spesso i sedicenti trader online fanno poi leva sul desiderio di voler aiutare finanziariamente figli o nipoti.
4) Controllate l'archivio degli avvisi ai risparmiatori della Consob, per verificare se la piattaforma di trading online che vi ha contattato o che avete trovato sia già stata segnalata. È possibile farlo visitando il sito: http://www.consob.it/web/area-pubblica/occhio-alle-truffe.
5) In caso anche di un minimo dubbio, contattate direttamente la Consob, i cui recapiti sono disponibili sul relativo sito internet, per richiedere ulteriori informazioni.
Rebecca Berto, consulente legale del CEC Italia, che da anni segue questo tema, osserva: “Nella teoria economica classica, il risparmio corrisponde agli investimenti, ossia al denaro che le banche prestano alle imprese. Quest’ultime impiegano le somme prestate dalle banche per introdurre innovazioni tecnologiche, migliorare la produzione o assumere nuovi dipendenti. Purtroppo, sembra esservi scarsa consapevolezza che la perdita di tali risparmi con queste truffe non colpisce solamente la singola persona, vittima della frode, ma impoverisce direttamente anche l’economia locale, perché si perdono risorse economiche”.
Ulteriori informazioni sono disponibili gratuitamente contattando il Centro Europeo Consumatori Italia (sede di Bolzano tel.: 0471-980939 email: info@euroconsumatori.org; sede di Roma tel.: 06-44238090, email: info@eccnet-italia.it).
Comunicato stampa
25/03/2022
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