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19.09.2024

Entra in funzione la Banca Dati Strutture Ricettive (BDSR): Cos’è e cosa cambia per i consumatori che prenotano case-vacanza

 
Il Ministero del Turismo ha reso nota l’entrata in funzione della cosiddetta “Banca Dati nazionale delle Strutture Ricettive e degli immobili destinati a locazione breve o per finalità turistiche (BDSR)”. Si tratta di un’importante novità con la quale i viaggiatori potranno risalire più facilmente e in maniera più trasparente ai dati delle strutture che li ospiteranno.
Chi deve munirsi del Codice Identificativo Nazionale (CIN) e quali sono i loro obblighi

Tutti i titolari o gestori delle strutture turistico-ricettive alberghiere ed extralberghiere, nonché i locatori di unità immobiliari ad uso abitativo destinate a contratti di locazione per finalità turistiche, compresi gli affitti brevi, sono obbligati a dotarsi del CIN attraverso l’apposita procedura telematica entro 60 giorni (che decorrono dal 3 settembre, ovvero dalla pubblicazione dell’avviso di entrata in funzione della BDSR). Per chi non adempie agli obblighi sono previste sanzioni economiche.
Tra le informazioni da trasmettere ci sono quelle relative all’identificazione della struttura (tra le quali tipologia di alloggio, ubicazione, capacità ricettiva, soggetto che esercita l’attività ricettiva, codice identificativo regionale, ove adottato, o codice alfanumerico univoco) e quelle relative all’adempimento delle norme di sicurezza. Tali informazioni, una volta confluite nella BDSR, saranno pubbliche e liberamente consultabili.
Il CIN ottenuto dovrà essere esposto all’esterno dello stabile in cui sono collocati gli appartamenti o le strutture e andrà indicato in ogni annuncio ovunque pubblicato e comunicato, quindi anche nei portali online.
(Fonte: www.ministeroturismo.gov.it)

Perchè è importante per i consumatori

Sempre più spesso i viaggiatori scelgono per i loro soggiorni case-vacanze o simili, anche attraverso i più diffusi portali di prenotazione (che però fungono solo da intermediari), ma non sempre risulta chiaro se la struttura prenotata sia affittata da un operatore professionale oppure da un soggetto privato. Frequentemente non viene addirittura nemmeno rivelata l’identità del locatore. Si spera che il CIN e l’utilizzo della BDSR possa essere utile a migliorare la trasparenza, aiutando gli ospiti ad evitare potenziali truffe e ad avere le informazioni necessarie per far valere i loro diritti qualora qualcosa sia andato storto durante il soggiorno. Ci vorrà sicuramente del tempo perché il sistema sia funzionante a regime e che tutti i soggetti obbligati completino la registrazione, ma intanto è un’importante passo nella giusta direzione per una maggiore trasparenza nel settore turistico.

I consigli per i viaggiatori che prenotano il loro soggiorno

Fra qualche mese diventerà dunque un passaggio utile per chi prenota il proprio soggiorno quello di verificare l’indicazione del CIN e le relative informazioni presenti all’interno della banca dati. Al contrario se si nota l’omissione dell’indicazione del CIN si dovrà essere cauti nel finalizzare la propria prenotazione. In ogni caso è bene assicurarsi di capire se si sta prenotando da un host privato oppure professionista. Nel primo caso il contratto concluso non gode delle tutele previste per i consumatori. Prassi sempre valide, in ogni caso, sono quelle di verificare le condizioni contrattuali applicate, in particolare eventuali penali per la cancellazione, e dare un’occhiata alle recensioni prima di completare la richiesta di prenotazione.

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Bolzano, 19 Settembre 2024
Comunicato stampa

 

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