Oggigiorno in internet non si acquistano soltanto libri o vestiti, ma anche – e ciò vale soprattutto per gli uomini – auto usate e macchinari vari.
Il prezzo stracciato o il modello difficilmente reperibile fungono da esca e hanno un notevole effetto di convincimento per concludere l'acquisto; i pagamenti anticipati sono la norma. I venditori-truffatori si inventano di tutto pur di convincere il consumatore... sentite qua!
Tutto sembra filare liscio: auto usata finalmente trovata online – il venditore promette di organizzare tutto - incarica una ditta di spedizioni, che riceve l'anticipo, di occuparsi del trasporto e di tutto il resto. Il signor Tagliati sa bene che negli acquisti online ci vuole un po' di sana diffidenza, ma la pagina internet della ditta di spedizioni che riceverà l'anticipo sembra essere talmente seria e professionale da superare il test di sicurezza e diffidenza del signor Tagliati. Anche il pagamento mediante bonifico è indice di tracciabilità e trasparenza della transazione. Ma „ohibò!“, improvvisamente la bolla di sapone scoppia: la ditta di spedizione è scomparsa, così come il titolare ed il conto corrente; e nemmeno dell'auto vi è più traccia!
Fino a poco tempo fa per noi che ci occupiamo di tutela del consumatore era facile riconoscere i falsi annunci: la tipica storiella era quella del venditore italiano emigrato in Inghilterra che vuole disfarsi della propria auto perchè non addatta alla guida a sinistra. Anche i metodi di trasferimento di denaro contante non tracciabili quali Western Union o Money Gram facevano insospettire i consumatori e noi consulenti, dissuadendo dall'acquisto. Il truffatore online, che non vuole fare brutta figura tra i suoi simili, vuole far cadere nella propria rete non solo gli ingenui barbagalli, ma anche i consumatori più diffidenti e a tal fine diventa decisamente più ingegnoso di un webdesigner, un esperto di spedizioni, un talentuoso venditore, un illusionista ed appunto un truffatore messi assieme.
In quanto talentuoso venditore sa bene che delegare ad un terzo imparziale aumenta la fiducia, quindi delega alla ditta di spedizione (fittizia) lo svolgimento di tutti gli adempimenti: questa funge quasi da fiduciario e garante. In veste di webdesigner crea per questa ditta di spedizioni un'identità online credibile e seria, magari utilizzando anche i consigli e le precauzioni elaborati dalle associazioni a tutela dei consumatori. In questo modo l'acquirente ha l'impressione che al venditore così propenso a venire incontro agli interessi dell'acquirente stia a cuore di soddisfare i più alti standard di sicurezza: così all'acquirente viene ad esempio fornita la possibilità di verificare in ogni momento su un sito di "tracking" (ovviamente falso) la posizione attuale della spedizione. Da illusionista riesce sia a celare queste identità appositamente create, come anche la tracciabilità dell'utilizzatore del conto corrente dopo all'avvenuto pagamento. Come truffatore riesce a combinare ed utilizzare tutte queste qualità a danno dell'ignaro consumatore.
Dopo questa premessa vale la pena seguire i preziosi consigli del Centro Europeo Consumatori (CEC) di Bolzano in modo da evitare di incappare in truffe come queste:
- L'ingrediente più importante rimane lo scetticismo. Qualora si tratta di acquistare un'auto usata il consiglio è quello di non acquistarla prima di aver visionato la vettura con i propri occhi, ciò vale anche se il venditore ci promette di inviarci la vettura in modo da poterla provare senza alcun impegno. Inoltre è bene non mostrarsi mai disposti a versare alcun anticipo, nemmeno per la spedizione della vettura o per pagamenti a terzi per eventuali servizi collegati.
- Il consumatore medio non sempre riuscirà a smascherare il venditore truffaldino attraverso una ricerca in internet sull'azienda ed il suo sito (ad esempio consultando i siti internet delle camere di commercio ed i portali che forniscono informazioni sui domini). Eventuali informazioni utili e racconti simili di altri consumatori che sconsigliano di procedere all'acquisto si possono ottenere inserendo delle parole chiave (ad es. il nome dell'azienda + truffa o esperienze) nei motori di ricerca, ma non sempre è così: i truffattori più accorti cambiano identità velocemente.
E cosa fare quando è oramai troppo tardi? In questo caso l'acquirente raggirato può tentare di rivolgersi al proprio istituto bancario prima possibile chiedendo di annullare l'operazione, ma le probabilità di successo sono minime. Altro passo da compiere è quello di sporgere denuncia penale, ma anche in questo caso le possibilità di rivedere l'anticipo versato sono assai poche.
È possibile contattare le consulenti del Centro Europeo Consumatori al numero 0471 980939 oppure inviare una e-mail a info@euroconsumatori.org per consigli ed informazioni; è bene sottolineare che nemmeno il CEC ha una bacchetta magica per recuperare gli importi pagati ai truffatori.
Tutto sembra filare liscio: auto usata finalmente trovata online – il venditore promette di organizzare tutto - incarica una ditta di spedizioni, che riceve l'anticipo, di occuparsi del trasporto e di tutto il resto. Il signor Tagliati sa bene che negli acquisti online ci vuole un po' di sana diffidenza, ma la pagina internet della ditta di spedizioni che riceverà l'anticipo sembra essere talmente seria e professionale da superare il test di sicurezza e diffidenza del signor Tagliati. Anche il pagamento mediante bonifico è indice di tracciabilità e trasparenza della transazione. Ma „ohibò!“, improvvisamente la bolla di sapone scoppia: la ditta di spedizione è scomparsa, così come il titolare ed il conto corrente; e nemmeno dell'auto vi è più traccia!
Fino a poco tempo fa per noi che ci occupiamo di tutela del consumatore era facile riconoscere i falsi annunci: la tipica storiella era quella del venditore italiano emigrato in Inghilterra che vuole disfarsi della propria auto perchè non addatta alla guida a sinistra. Anche i metodi di trasferimento di denaro contante non tracciabili quali Western Union o Money Gram facevano insospettire i consumatori e noi consulenti, dissuadendo dall'acquisto. Il truffatore online, che non vuole fare brutta figura tra i suoi simili, vuole far cadere nella propria rete non solo gli ingenui barbagalli, ma anche i consumatori più diffidenti e a tal fine diventa decisamente più ingegnoso di un webdesigner, un esperto di spedizioni, un talentuoso venditore, un illusionista ed appunto un truffatore messi assieme.
In quanto talentuoso venditore sa bene che delegare ad un terzo imparziale aumenta la fiducia, quindi delega alla ditta di spedizione (fittizia) lo svolgimento di tutti gli adempimenti: questa funge quasi da fiduciario e garante. In veste di webdesigner crea per questa ditta di spedizioni un'identità online credibile e seria, magari utilizzando anche i consigli e le precauzioni elaborati dalle associazioni a tutela dei consumatori. In questo modo l'acquirente ha l'impressione che al venditore così propenso a venire incontro agli interessi dell'acquirente stia a cuore di soddisfare i più alti standard di sicurezza: così all'acquirente viene ad esempio fornita la possibilità di verificare in ogni momento su un sito di "tracking" (ovviamente falso) la posizione attuale della spedizione. Da illusionista riesce sia a celare queste identità appositamente create, come anche la tracciabilità dell'utilizzatore del conto corrente dopo all'avvenuto pagamento. Come truffatore riesce a combinare ed utilizzare tutte queste qualità a danno dell'ignaro consumatore.
Dopo questa premessa vale la pena seguire i preziosi consigli del Centro Europeo Consumatori (CEC) di Bolzano in modo da evitare di incappare in truffe come queste:
- L'ingrediente più importante rimane lo scetticismo. Qualora si tratta di acquistare un'auto usata il consiglio è quello di non acquistarla prima di aver visionato la vettura con i propri occhi, ciò vale anche se il venditore ci promette di inviarci la vettura in modo da poterla provare senza alcun impegno. Inoltre è bene non mostrarsi mai disposti a versare alcun anticipo, nemmeno per la spedizione della vettura o per pagamenti a terzi per eventuali servizi collegati.
- Il consumatore medio non sempre riuscirà a smascherare il venditore truffaldino attraverso una ricerca in internet sull'azienda ed il suo sito (ad esempio consultando i siti internet delle camere di commercio ed i portali che forniscono informazioni sui domini). Eventuali informazioni utili e racconti simili di altri consumatori che sconsigliano di procedere all'acquisto si possono ottenere inserendo delle parole chiave (ad es. il nome dell'azienda + truffa o esperienze) nei motori di ricerca, ma non sempre è così: i truffattori più accorti cambiano identità velocemente.
E cosa fare quando è oramai troppo tardi? In questo caso l'acquirente raggirato può tentare di rivolgersi al proprio istituto bancario prima possibile chiedendo di annullare l'operazione, ma le probabilità di successo sono minime. Altro passo da compiere è quello di sporgere denuncia penale, ma anche in questo caso le possibilità di rivedere l'anticipo versato sono assai poche.
È possibile contattare le consulenti del Centro Europeo Consumatori al numero 0471 980939 oppure inviare una e-mail a info@euroconsumatori.org per consigli ed informazioni; è bene sottolineare che nemmeno il CEC ha una bacchetta magica per recuperare gli importi pagati ai truffatori.
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