Il periodo natalizio è sinonimo di regali e acquisti, ma anche di possibili rischi per i consumatori, soprattutto online. Fake shop, dropshipping e prodotti non sicuri possono trasformare la magia delle feste in una spiacevole esperienza. Il Centro Europeo Consumatori (CEC) Italia e il Centro Tutela Consumatori Utenti (CTCU) ti aiutano a fare acquisti sicuri e a proteggere il tuo portafoglio con tre semplici consigli.
Avete acquistato qualcosa e ora non siete sicuri della vostra scelta? Dopo il fervore degli affari, è normale che l'entusiasmo lasci spazio a dubbi o ripensamenti. Se provate un po’ di rimorso per i vostri acquisti, non siete i soli. Fortunatamente, grazie al diritto di recesso garantito dall’UE, la maggior parte degli acquisti online può essere restituita entro 14 giorni. Tuttavia, per avvalersi di questa possibilità e restituire un prodotto indesiderato, è fondamentale conoscerne le condizioni di applicazione.
Il Black Friday è l’evento annuale più atteso per accaparrarsi una vasta gamma di prodotti a prezzi apparentemente imperdibili. Non è però tutto oro quel che luccica! Ecco, allora, alcuni utili consigli per acquistare in maniera sicura e consapevole.
Marco ha messo nel suo carrello online le sue nuove scarpe. Al momento di concludere l‘acquisto, tra i metodi di pagamento, gli viene offerta la possibilità di pagarle in 3 rate senza interessi, attraverso una piattaforma. Contento della possibilità, Marco conclude l‘acquisto. Subito dopo compra, con la stessa formula, anche delle nuove cuffie, grazie all‘inaspettato budget „risparmiato“. È proprio questo il modello di acquisto ribattezzato buy now, pay later: ma come funziona esattamente questa formula di pagamento e, soprattutto, quali sono i suoi profili più problematici?
Acquistare online i regali di Natale è senz’altro una comoda alternativa. Ma nell’eventualità in cui non vengano consegnati, che cosa succede? Se hai pagato con carta di credito puoi avvalerti del chargeback – uno strumento che consente di ottenere il rimborso contattando direttamente la banca o il circuito di emissione della carta.
La Signora Franziska, di Vienna, vede su un social network una giacca stupenda di uno stilista italiano a un prezzo stracciato. Deve aggiudicarsela per forza: ordina la giacca dei suoi sogni e la paga con una carta di credito. Solo che purtroppo non la riceverà mai: la consumatrice è cascata in una delle numerose pagine fake su internet. Ha ancora la possibilità di riavere indietro i suoi soldi?
Con il decreto legislativo n. 11/2010 veniva recepita in Italia la Direttiva 2007/64/CE sui servizi di pagamento nel mercato interno dell'Unione Europea. Il D.lgs. 11/2010 ha regolamentato anche il cd. chargeback, ovvero la restituzione degli importi oggetto di contestazione tra possessore della carta di credito e istituto emittente. Tuttavia, ad avviso di chi si occupa di proteggere i diritti dei consumatori, la tutela attualmente prevista dalla normativa appare insufficiente, in particolare quando si parla di acquisti effettuati in internet.
In Internet adocchiate un televisore di nuovissima generazione, proprio come lo desideravate da tempo. E poichè il prezzo è vantaggioso, lo ordinate immediatamente ed effettuate il pagamento con la carta di credito. Dal successivo estratto conto della carta di credito vi rendete conto, però, che il venditore vi ha addebitato un prezzo più alto di quello pattuito...