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Il recesso da un contratto: l'eccezione e non la regola!



Quante volte, dopo aver firmato un contratto di acquisto di un prodotto o di un servizio, vi accorgete che la vostra scelta non è stata delle migliori o che forse di ciò che avete comprato potevate anche fare a meno? È a quel punto che sorge il dubbio se sia ancora possibile “recedere“ dal contratto.

Quando è possibile recedere da un contratto?

La regola fondamentale da ricordare è: di norma, per un contratto validamente concluso, non esiste un diritto unilaterale (e gratuito) di recesso, a meno che non sia il contratto stesso a prevedere un tale diritto.
Ossia, di solito, se firmo un contratto non posso recedervi se non è previsto dal contratto stesso.

Ciò vale in modo particolare per gli acquisti effettuati in negozio: il venditore non è obbligato a cambiare il prodotto, ad esempio, quando al compleanno il festeggiato ha ricevuto due regali identici. Nel caso in cui il negoziante sia disponibile al cambio merce, si tratta di un mero gesto commerciale e il venditore può pertanto anche deciderne le condizioni: come, per esempio, cambiare il prodotto soltanto entro 2 settimane dall'acquisto, oppure emettere un buono invece che restituire il prezzo.