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Centro Europeo Consumatori (CEC) Italia ufficio di Bolzano
Pronto Consumatore - Edizione Europa Novembre 2023
Supplemento all'edizione del Pronto Consumatore (Bollettino d'informazione del Centro Tutela Consumatori Utenti di Bolzano) n. 84 - redazione: Centro Europeo Consumatori, ufficio di Bolzano
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Pronto Consumatore - Edizione Europa novembre 2023

PACCHETTI TURISTICI

Guerra e terrore in Israele – Cosa succede al mio viaggio?

Il codice del turismo prevede la possibilità del recesso gratuito in caso di circostanze inevitabili e straordinarie verificatesi nel luogo di destinazione o nelle sue immediate vicinanze e che hanno un’incidenza sostanziale sull’esecuzione del pacchetto o sul trasporto di passeggeri verso la destinazione. Per ritenersi presenti le circostanze eccezionali che incidono significativamente sulla realizzazione del viaggio è sicuramente un indizio forte (anche se non requisito fondamentale) un avviso ufficiale del Ministero degli Esteri. I viaggiatori italiani che hanno prenotato un viaggio per Israele o i Paesi vicini possono reperire tutte le informazioni rilevanti sul sito del Ministero degli Affari Esteri (Farnesina): www.viaggiaresicuri.it. Consultando la scheda del Paese in cui si vuole viaggiare, si trovano gli avvisi di sicurezza specifici ed i consigli – oltre che le situazioni sconsigliate - per quel Paese. Per maggior informazioni sull’argomento.

CONCORSO ImagineEU

Come vorreste che cambiasse la legislazione UE?

Con il concorso ImagineEU l’UE offre ai giovani un’opportunità per presentare – sotto forma di video - le proprie idee su qualcosa che potrebbe essere migliorato nella propria comunità o nel proprio Paese e che potrebbe diventare una legge in tutta l'Unione europea. Il concorso è aperto agli studenti degli ultimi due anni dell'istruzione secondaria/scuola superiore di tutti i Paesi dell'UE. Sotto la supervisione di un insegnante, possono partecipare gruppi di un massimo di sette studenti presentando il loro video entro il 13 dicembre 2023. In palio c’è un viaggio di studio a Bruxelles e alle sue istituzioni dal 21 al 23 marzo 2024. Per maggiori informazioni.

INFLUENCER MARKETING

Un nuovo strumento per evitare di adottare pratiche commerciali scorrette

Gli influencer presenti sulle varie piattaforme sociali sono un fenomeno economico sempre più importante. Spesso pubblicizzano prodotti e servizi nei confronti dei consumatori che li seguono – i followers – e anche essi, come tutti gli operatori economici nell’UE, devono rispettare le norme che tutelano i consumatori. Proprio agli influencer e ai creatori di contenuti è dedicata la nuova piattaforma della Commissione Europea Influencer legal hub, contenente informazioni sulla legislazione dell’UE in materia di pratiche commerciali leali, con lo scopo di informarli sulle norme che devono rispettare.

CASO DEL MESE
Una consumatrice austriaca affetta da demenza e sottoposta a tutela è stata contattata telefonicamente da un'azienda italiana e, nel corso della telefonata pubblicitaria, ha effettuato un ordine di prelibatezze italiane del valore di circa 100 euro. Solo quando la figlia della consumatrice legalmente incapace di agire ha trovato per caso un promemoria nella borsa della madre, si è scoperto che un vicino di casa aveva visto il pacco vicino alla porta, aveva informato il corriere delle condizioni della consumatrice, concordando con la ditta di spedizioni che la stessa avrebbe provveduto a riprendersi e ritirare il pacco presso un locale commerciale. Tuttavia, il pacco non è stato ritirato e la merce si è nel frattempo deteriorata. Nonostante la figlia della consumatrice avesse successivamente specificato lo stato di incapacità della madre e quindi l'invalidità del contratto, la società ha insistito per il pagamento del prezzo. Ed è proprio qui che è entrato in gioco il Centro Europeo Consumatori (CEC) Italia, dopo la richiesta di aiuto da parte del CEC Austria. Anche la consulente legale del CEC Italia ha inizialmente ricevuto un feedback negativo da parte dell’azienda venditrice, in cui si richiamava l'attenzione sull'importo della fattura in sospeso. Inoltre, il venditore ha ignorato la doglianza che la consumatrice fosse stata contattata telefonicamente in maniera non richiesta. Solo quando il CEC Italia ha fissato un termine finale per la presentazione di una spiegazione circostanziata in merito all'uso non autorizzato dei dati personali, l'azienda ha comunicato lo storno della fattura.