Pronto Consumatore - Edizione Europa Aprile 2021
Supplemento all'edizione del Pronto Consumatore (Bollettino d'informazione del Centro Tutela Consumatori Utenti di Bolzano) n. 27 - redazione: Centro Europeo Consumatori, ufficio di Bolzano
Supplemento all'edizione del Pronto Consumatore (Bollettino d'informazione del Centro Tutela Consumatori Utenti di Bolzano) n. 27 - redazione: Centro Europeo Consumatori, ufficio di Bolzano
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Pronto Consumatore - Edizione Europa aprile 2021
I NOSTRI NUMERIBoom di lavoro nell’anno del Covid
Il Centro Europeo Consumatori (CEC) Italia ha pubblicato recentemente i dati del lavoro svolto nell’anno passato, rivelatosi estremamente complicato a causa del Covid-19. Le misure restrittive adottate a livello nazionale e internazionale hanno influenzato notevoltmente la vita dei consumatori e il CEC è stato chiamato a gestire un’inedita quantità di richieste: nel 2020 i due uffici italiani hanno fornito 11.386 consulenze, il doppio rispetto all’anno precedente e di queste, più di 4.900 erano strettamente connesse alla pandemia. Inoltre affiancando i consumatori nella gestione di 2.122 reclami il CEC ha aiutato a recuperare più di 220.000 euro. A questi risultati si aggiungono i riscontri positivi sul web, sia per le attività social sia per il materiale digitale prodotto: i siti internet dei due uffici di Roma (ecc-netitalia.it) e Bolzano (euroconsumatori.org) hanno totalizzato 634.554 visite da parte di utenti unici, 3 milioni totali di visualizzazioni delle pagine web e quasi 300 mila download di documenti informativi, opuscoli e brochure realizzati dal Centro. Maggiori dettagli leggendo il nostro comunicato stampa.TRASPORTO AEREO
Il 2020 un periodo senza precedenti
L’anno scorso, quello del trasporto aereo è stato il settore più colpito tra quelli trattati dal CEC. Quasi tre su dieci fra tutte le richieste (3.219 su 11.386) trattate erano dovute a problemi riscontrati in questo campo e quasi due terzi di questi, 2.089 (il 65%), erano causa diretta del Coronavirus. Il riconoscimento da parte di alcune compagnie aeree dei diritti garantiti ai consumatori resta spesso un miraggio. Ma, d’altra parte, si sta assistendo al fallimento di numerosi vettori. E ciò non è nell’interesse nemmeno dei consumatori, perché c‘è il rischio che rimangano in piedi solo poche compagnie e che i prezzi dei biglietti risultino ingiustificatamente elevati. È importante trovare il giusto equilibrio che porti i passeggeri a essere tutelati e i vettori a non finire sul lastrico. Per approfondimenti è possibile leggere il nostro comunicato stampa.TRADING ONLINE
Attenzione ai propri risparmi
Al CEC Italia non trascorre settimana senza che vi sia un consumatore che segnali di avere difficoltà a contattare il broker della piattaforma di trading online che fino a poco prima lo aveva seguito. E quasi tutti i reclami riguardano casi in cui le perdite di denaro sono a dir poco ingenti. Per evitare di incappare in truffe di ogni genere, la prima cosa da fare è autotutelarsi, seguendo alcuni passi: 1) diffidate se non siete stati voi ad aver contattato il presunto consulente; 2) controllate se sul sito del trader-online siano pubblicate informazioni quali la somma minima richiesta per aprire un conto, come sono eseguite le operazioni d’investimento a cui il consumatore aderisce, quali sono i casi di chiusura automatica del conto in caso di perdite che superano una determinata soglia di sicurezza; 3) controllate sempre l'archivio degli “avvisi ai risparmiatori” sul sito della Consob per verificare se la piattaforma di trading online che vi interessa è già stata segnalata. Maggiori informazioni e la descrizione di un caso si possono leggere nel nostro comunicato.CASO DEL MESE
Un consumatore ha acquistato online un aspirapolvere robot presso un commerciante lussemburghese, pagando 600 Euro. Dopo oltre 20 giorni, vedendo che il pacco non era stato ancora consegnato, ha provato a contattare il venditore. Con sorpresa del consumatore, l’esercente ha risposto che la consegna fosse già avvenuta. Nella data indicata, però, il consumatore si trovava in ufficio, al lavoro. Ma i dati forniti dal commerciante del GPS del corriere erano chiari: quest’ultimo aveva guidato lungo la strada in cui risiedeva il consumatore e aveva inserito il pacco nella sua casella di posta. Per questo motivo, il commerciante aveva considerato la consegna come avvenuta nel rispetto delle norme anti-covid. Non riuscendo a risolvere il problema da sé, il consumatore si è rivolto al Centro Europeo Consumatori (CEC) Italia che ha inoltrato la pratica ai colleghi del CEC Lussemburgo allegando una foto della buca delle lettere del consumatore, le cui dimensioni erano troppo piccole per un pacco di media grandezza. Inoltre le norme europee sui contratti a distanza prevedono una conferma del consumatore, mediante sottoscrizione o altro metodo, dell’avvenuta consegna dell’ordine. Grazie all’intervento del CEC e al lavoro congiunto della rete ECC-Net, il consumatore è stato rimborsato.