Pronto Consumatore - Edizione Europa marzo 2021
Supplemento all'edizione del Pronto Consumatore (Bollettino d'informazione del Centro Tutela Consumatori Utenti di Bolzano) n. 20 - redazione: Centro Europeo Consumatori, ufficio di Bolzano
Supplemento all'edizione del Pronto Consumatore (Bollettino d'informazione del Centro Tutela Consumatori Utenti di Bolzano) n. 20 - redazione: Centro Europeo Consumatori, ufficio di Bolzano
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Pronto Consumatore - Edizione Europa marzo 2021
ABBONAMENTI ONLINERinnovo automatico e tacito
Concludere un abbonamento online è facile: basta iscriversi ad esempio a una rivista specializzata, confermare i propri dati e si è pronti per immergersi in una lettura appassionante. Ma bisogna fare attenzione al rinnovo tacito e automatico dell’abbonamento, molto spesso inserito nelle condizioni generali di contratto. Alcuni legislatori europei – Austria e Francia in particolare – sono intervenuti per far sì che il rinnovo tacito e automatico venga chiarito meglio ai consumatori, e che siano messi nelle condizioni da poter recedere in tempo. Maggiori informazioni al link: https://bit.ly/2NsCbDQ.PIATTAFORMA ODR
5 anni dalla prima risoluzione
Lo scorso 15 febbraio, la piattaforma ODR ha compiuto 5 anni di attività. Si tratta di un sito web interattivo istituito dalla Commissione europea per risolvere le controversie nascenti da acquisti effettuati online, sia a livello nazionale che transfrontaliero. Per utilizzare i servizi offerti dalla piattaforma ODR è necessario creare un proprio account, che permetterà di accedere a un dashboard personale attraverso cui monitorare lo stato del reclamo. Per avviare la procedura è sufficiente compilare un modulo. Si potrà quindi scegliere se inviare un reclamo al venditore e chiedere l’intervento di un organismo di ADR (Risoluzione Alternativa Controversie) oppure negoziare la risoluzione direttamente con il venditore. Per maggiori informazioni: https://bit.ly/3ujplIB.FACEBOOK E PRIVACY
Sanzione da 7 milioni dell’AGCM
Già nel 2018 l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato aveva sanzionato per 5 milioni di euro Facebook Ireland Ltd. e la sua controllante Facebook Inc, avendo accertato che il colosso dei social inducesse ingannevolmente gli utenti a registrarsi sulla sua piattaforma non informandoli subito e in modo adeguato – durante l’attivazione dell’account – dell’attività di raccolta, con intento commerciale, dei dati da loro forniti e, più in generale, delle finalità remunerative sottese al servizio. Per l’Antitrust, inoltre, le informazioni fornite da Facebook risultavano generiche e incomplete e non fornivano una adeguata distinzione tra l’utilizzo dei dati necessario per la personalizzazione del servizio (con l’obiettivo di facilitare la socializzazione con altri utenti) e l’utilizzo dei dati per realizzare campagne pubblicitarie mirate. Visto che le due società non hanno pubblicato la dichiarazione rettificativa e non hanno sostanzialmente cessato la pratica scorretta accertata, l'AGCM ha comminato una sanzione per complessivamente 7 milioni di euro. Maggiori informazioni sul sito del’AGCM al link: https://bit.ly/3aLPx7b.CASO DEL MESE
Una consumatrice italiana ha sottoscritto un abbonamento premium a pagamento su una piattaforma online per single tedesca. Secondo gli accordi, per il servizio avrebbe dovuto pagare poco meno di 40 euro al mese per un anno. Dopo dieci giorni (entro il periodo legale di recesso di 14 giorni), però, ha deciso di recedere dal contratto. L'operatore della piattaforma le ha quindi chiesto di pagare per l'utilizzo parziale 323 Euro, ovvero quasi il 70% del canone annuo, sebbene la consumatrice non avesse quasi usufruito del servizio. Non riuscendo a raggiungere un accordo con l'operatore, la signora si è rivolta al Centro Europeo Consumatori Italia, dove le è stato spiegato che la Corte di Giustizia dell‘Unione Europea si è pronunciata proprio su questo tema alla fine dello scorso anno. Secondo la Corte il calcolo di tale compensazione deve essere effettuato in relazione al periodo in cui il servizio è stato utilizzato. Grazie all'intervento dei colleghi del Centro Europeo Consumatori Germania è stato possibile far rispettare pienamente questo principio con l'operatore della piattaforma per single: l'intera richiesta di 323 Euro è stata cancellata.
È possibile trovare ulteriori informazioni sulla decisione della Corte di giustizia europea sul nostro sito Web all'indirizzo https://bit.ly/3qKAtfx.