Pronto Consumatore Edizione Europa Febbraio 2014
Supplemento all'edizione del Pronto Consumatore (Bollettino d'informazione del Centro Tutela Consumatori Utenti di Bolzano) n. 11 - redazione: Centro Europeo Consumatori, ufficio di BolzanoVACANZE E VIAGGI
Derubati in albergo
Sono diverse le segnalazioni pervenute al Centro Europeo Consumatori (CEC) di Bolzano da parte di consumatori che durante al loro vacanza in Italia o in un altro Paese dell'Unione Europea hanno subito un furto.Una Convenzione europea disciplina la responsabilità degli albergatori per le cose portate dai clienti in albergo: la stessa tutela è prevista in maniera pressoché identica per tutti i consumatori che subiscono un furto in un albergo in uno dei Paesi che ha aderito a questa convenzione.
La responsabilità dell'albergatore per le cose portate dal cliente in albergo è limitata al valore di quanto sottratto, sino all'equivalente di 100 volte il prezzo di locazione dell'alloggio per giornata. Se ad esempio il prezzo dell'alloggio è di 50 Euro a notte il limite massimo del risarcimento è di 5.000 Euro. Questo limite non vale invece e l'albergatore risponde illimitatamente nel caso in cui le cose siano state consegnate all'albergatore in custodia, quando ha rifiutato di ricevere in custodia cose che aveva l'obbligo di accettare o se il deterioramento, la distruzione o la sottrazione delle cose portate dal cliente in albergo sono dovuti a colpa dell'albergatore stesso.
Per maggiori informazioni e consigli è possibile consultare il sito internet del Centro Europeo Consumatori di Bolzano, dove si trova anche una lettera-tipo da inviare all'albergo.
IL 2013 DEL CENTRO EUROPEO CONSUMATORI DI BOLZANO
Il CEC presenta il bilancio
Per il Centro Europeo Consumatori (CEC) Italia – ufficio di Bolzano il 2013 è stato un anno impegnativo ma ricco di soddisfazioni: i consumatori che si sono rivolti al CEC con una richiesta di informazione sono stati 2002, 561 le richieste relative ad un problema concreto. In 306 casi il CEC di Bolzano è intervenuto per aiutare un consumatore residente in un altro Paese dell’UE che ha avuto un problema con una ditta italiana; in 209 casi i colleghi dei CEC degli altri Stati membri hanno cercato di risolvere il reclamo di un consumatore italiano. Nei 515 casi gestiti, il CEC è riuscito a recuperare quasi 130.000 Euro.Se siete un consumatore ed avete un reclamo contro una ditta che ha sede in un altro Paese dell'UE, Islanda o Norvegia, avete già contattato l'azienda per iscritto ma non avete ricevuto risposta oppure non siete riusciti ad ottenere una soluzione soddisfacente, potete inviarci il Vostro caso, compilando semplicemente il nostro modulo di reclamo online.
SOCIAL MEDIA
Il CEC Bolzano ora presente anche su twitter.com.
A buon intenditore, poche parole: Il Centro Europeo Consumatori (CEC) di Bolzano ha da poco iniziato a diffondere notizie dal mondo del consumo europeo in 140 battute. In questo modo i consumatori interessati ricevono informazioni in pillole tramite internet o direttamente sul cellulare seguendo i tweet su twitter.com/ECCItalyBolzano. Sostenete la nostra attività diventando nostri follower!CASO DEL MESE
A giugno 2012 un consumatore greco acquistò on-line presso una gioielleria in Italia un orologio di una marca molto prestigiosa. Pagò l’importo di Euro 5.900,00 tramite bonifico bancario. La gioielleria spedì il pacchetto ma andò storto, perché dopo qualche giorno il consumatore ricevette una e-mail, con la quale gli si comunicava che il pacchetto era andato perso e che l’assicurazione della gioielleria aveva aperto una pratica di sinistro. Il consumatore cercò di risolvere per sei mesi da solo il problema prima di rivolgersi al CEC Grecia, il quale inoltrò la pratica al nostro CEC.
Dopo vari contatti con la gioielleria e la compagnia assicurativa, si scoprì che quest’ultima aveva provveduto nell’estate del 2013 a risarcire alla gioielleria il danno. Vi direte caso risolto? Non da subito. Difatti nonostante tale notizia, il gioielliere non inoltrò subito l'importo al consumatore greco. Solo dopo altri sei mesi di insistenti solleciti da parte del CEC e solo coinvolgendo nuovamente l'assicurazione, il consumatore fu finalmente pienamente rimborsato dei Euro 5.900.