In vista della seconda estate dallo scoppio della pandemia di Coronavirus, montano i dubbi su quali accorgimenti adottare per prenotare ed effettuare un viaggio. In una conferenza stampa il Centro Europeo Consumatori ha fornito alcuni consigli utili per chiarire ogni perplessità.
Sin dal mese di marzo 2020, il numero di consumatori che si sono rivolti alla Rete dei Centri Europei Consumatori (ECC-Net) per assistenza nella risoluzione di contenziosi transfrontalieri ha registrato un notevole incremento; la Rete ha recuperato oltre 4 milioni di euro nell’ambito di reclami connessi alla pandemia di Covid-19, tra i quali rilevano soprattutto rimborsi per voli e pacchetti turistici cancellati o soggiorni non effettuati a causa dell’emergenza sanitaria.
Secondo Adiconsum, Centro Tutela Consumatori Utenti e Centro Europeo Consumatori Italia la miglior tutela dei consumatori in questo contesto non può essere garantita mediante l'estensione dei voucher, ma è necessaria una politica di sostegno alle imprese e agli operatori del turismo.
A seguito di un ulteriore intervento dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), la compagnia aerea spagnola Vueling si impegna a rendere più trasparenti le procedure di rimborso dei voli cancellati e a migliorare l'assistenza ai clienti.
Chi aveva prenotato una vacanza per Pasqua 2020, ha dovuto rinunciarvi a causa della pandemia in corso. Una normativa emergenziale aveva dato agli operatori turistici la possibilità di emettere un voucher anziché rimborsare le vacanze annullate; in molti non sono ancora stati in grado di utilizzare i loro voucher e si domandano se possano richiederne il rimborso in contanti.
Il 2020 è stato un anno senza precedenti per i viaggiatori aerei e per le loro lamentele dovute al Coronavirus, ma anche per le compagnie aeree che hanno subito le drastiche conseguenze della pandemia. È fondamentale riuscire a non mettere in ginocchio i vettori tutelando di pari passo i diritti dei viaggiatori.
Finalmente in pista! Gli sciatori non aspettano altro. In Italia dovranno pazientare almeno fino al15 febbraio. E nei vicini Paesi alpini la situazione non sembra essere migliore.