Con le attuali temperature gelide, in molti sognano l'arrivo dell'estate, aspettando con impazienza le loro vacanze e climi più caldi. Nelle prime settimane dell'anno, chi tende a prenotare in anticipo va tradizionalmente a caccia di occasioni. Ma a cosa bisogna fare attenzione in vista della seconda estate dall'inizio della pandemia?
Alla fine del mese di settembre, dopo l’avvio, da parte dell’Autorità Antitrust, di quattro sub-procedimenti cautelari nei confronti di Ryanair, Easyjet, Blue Panorama e Vueling, ci chiedevamo se queste sarebbero state virtuose come Alitalia e Volotea, che dopo l’avvio di analoghi procedimenti, hanno invertito la rotta offrendo il rimborso dei voli cancellati in luogo dell’imposizione dell’ormai celebre voucher.
A partire dal 17 gennaio scorso, con l’entrata in vigore del Regolamento (UE) 2017/2394 sulla cooperazione tra le autorità nazionali responsabili dell’applicazione della normativa a tutela dei consumatori, il Centro europeo Consumatori Italia svolge la funzione di organismo deputato ad effettuare le cosiddette “segnalazioni esterne”. In sostanza il Centro è incaricato di segnalare, alle competenti autorità, i comportamenti degli operatori economici che violano i diritti dei consumatori e che hanno un’incidenza transfrontaliera.
Anche in questi tempi segnati dal virus, i consumatori non vogliono rinunciare ai viaggi. Molti prenotano i loro servizi turistici, quali voli, hotel e auto a noleggio con operatori diversi. Il Centro Europeo Consumatori Italia (CEC) spiega perché in questa fase la prenotazione di un pacchetto turistico può essere la scelta migliore.
Fin dall'inizio la comparsa del coronavirus ha rappresentato una grande sfida per le persone e le aziende. Anche le compagnie aeree hanno risentito degli effetti del coronavirus e sono state costrette a reagire rapidamente. Ciò ha tra le altre cose comportato la cancellazione di voli e a controlli dei bagagli più severi. Anche se la nuova situazione in un modo o nell'altro ci colpisce tutti, alcuni casi bizzarri ci mostrano come il coronavirus possa stravolgere l'ordine delle cose.
Mentre si fa shopping, online o in vacanza, si potrebbe essere allettati dall’idea di acquistare prodotti non originali: sono economici, all’ultimo grido e sembrano originali. Perché dovrebbe essere un problema acquistare prodotti contraffatti? Vale davvero la pena pagare di più per un piccolo marchio su una borsa o su quel paio di scarpe tanto desiderato?
Dalla fine di febbraio, il Centro Europeo Consumatori Italia ha elaborato oltre 4.000 richieste di informazione relative al Covid-19, la maggior parte delle quali riguarda il settore dei viaggi. Attualmente i viaggiatori stanno cercando di recuperare il prezzo dei viaggi cancellati. Il CEC spiega quali sono i problemi più comuni con i quali si devono confrontare i consumatori.
Staccare dal lavoro, combattere lo stress, rilassarsi o il desiderio di scoprire cose nuove - i motivi per viaggiare sono tanti. Pieni di aspettative si inizia la meritata vacanza e improvvisamente ci si rende conto che nulla è come immaginato: il cibo è pessimo, la stanza sporca e poi c'erano quei camerieri scortesi. Se questi scenari dovessero effettivamente verificarsi, allora agire nel modo corretto è un prerequisito essenziale per cercare ti ottenere un adeguato risarcimento. Quali sono i punti da considerare quando si presenta un reclamo?
E’ stato licenziato ieri dal Senato ed entrerà prossimamente in vigore con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il Decreto rilancio che, tra le tante novità e misure introdotte, modifica l’art. 88bis della legge di conversione del precedente decreto Cura Italia e rende più flessibile l’utilizzo dei voucher che sono stati e verranno rilasciati ai consumatori in sostituzione dei rimborsi monetari in caso di cancellazioni dovute al COVID 19. La validità dei voucher passa da 12 a 18 mesi e potranno essere rimborsati se non utilizzati entro i 18 mesi previsti che si riducono a 12 per i contratti di trasporto.
Tra le più significative conseguenze dei provvedimenti adottati a livello nazionale ed europeo per far fronte alle gravi ripercussioni dell’epidemia di Covid-19 sul turismo, la dibattuta questione voucher/rimborso è da settimane sotto i riflettori.